Balzo fiducia Italia e sell-off su euro spingono Piazza Affari, rally delle banche
Cresce con decisione la fiducia delle imprese e dei consumatori italiani. I dati di settembre diffusi questa mattina, insieme alla discesa dell’euro sul forex, hanno dato nuovo slancio al rally di Piazza Affari che si è riportata a ridosso dei massimi a quasi 20 mesi toccati la scorsa ottava. L’indice Ftse Mib segna alle 10:55 un progresso dello 0,7% a 22.588 punti (top intraday a 22.597). In prima fila le banche con rialzi nell’ordine del 2% per Unicredit, Banco Bpm e Bper. La migliore è Ubi Banca con un +3,5%.
Acquisti anche su Fca tornata in area 15 euro. Tra i pochi segni meno c’è Moncler (-1,03%) che paga il downgrade deciso da Deutsche Bank.
Oggi focus anche sul vertice bilaterale Italia-Francia di Lione dove Macron e Gentiloni potrebbero siglare l’intesa sui cantieri navali francesi di Stx, con la maggioranza del capitale che andrà a Fincantieri.
Yellen favorisce discesa dell’euro/dollaro
Attesa oggi anche per i dettagli della riforma fiscale dell’Amministrazione Trump. Il presidente statunitense ieri sera ha dichiarato di avere in programma importanti tagli delle imposte per le classi medie. Sul fronte banche centrali, ieri Janet Yellen ha tenuto ferma l’intenzione della Fed di alzare i tassi di interesse a prescindere dal fatto che l’inflazione raggiunga il 2%. Pur riconoscendo che è possibile che la Federal Reserve abbia sopravvalutato la forza del mercato del lavoro e dell’inflazione, la Yellen ritiene che la Fed debba comunque attenersi al percorso di graduale del rialzo dei tassi.
Sul forex la reazione è stata di un ulteriore risalita del dollaro. Il cross tra euro e dollaro è così sceso fino a 1,174 aggiornando i minimi a oltre un mese. Nei giorni scorsi la moneta unica europea aveva pagato il ritornare delle tensioni politiche dopo l’esito delle elezioni tedesche.
Fiducia imprese tocca massimi a 10 anni, quella dei consumatori balza a 115,5
Indicazioni positive dai dati Istat sulla fiducia di imprese e consumatori. A settembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori in Italia segna un aumento consistente, passando da 111,2 a 115,5 e tornando ad allinearsi sui livelli del primo trimestre 2016. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in aumento seppur con intensità diverse: la componente economica e quella futura aumentano marcatamente mentre l’incremento è più contenuto per la componente personale e per quella corrente. “La consistente crescita dell’indice del clima di fiducia dei consumatori è un segnale importante per l’andamento dell’economia italiana nei prossimi mesi – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – . Maggiore fiducia e ottimismo da parte delle famiglie si traduce infatti in una più alta propensione alla spesa nel breve periodo, un fattore cruciale ai fini della ripresa dei consumi”.
Scatto in avanti anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese salito da 107,1 a 108 punti confermando la dinamica positiva degli ultimi mesi. Ora staziona ai massimi dal lontano agosto 2007. Per le imprese si segnala un aumento del clima di fiducia in tutti i settori ad eccezione dei servizi.