Notizie Notizie Italia Azimut dribla la crisi puntando sull’estero e sui grandi patrimoni

Azimut dribla la crisi puntando sull’estero e sui grandi patrimoni

15 Gennaio 2013 15:22

Azimut non risente della difficile congiuntura e rilancia sulla crescita internazionale e i servizi dedicati ai grandi patrimoni (wealth management). “Il 2012 è stato un anno molto positivo per Azimut sia in termini borsistici che di risultati economici e il consensus degli analisti indica che faremo il miglior utile nella nostra storia” ha chiarito Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato del gruppo attivo nell’asset management, nel corso di una conferenza stampa.

“Dopo il crollo di Lehman, il mondo degli investimenti è cambiato. Per fronteggiare il mutato contesto di mercato e la diversa propensione al risparmio delle famiglie italiane – precisa Giuliani – abbiamo ristrutturato le reti e cambiato il nostro modo di lavorare, oggi più concentrato sulla crescita e sull’attività commerciale.” Una strategia che ha permesso al gruppo milanese di conseguire una raccolta totale 2012 nella parte alta dell’obbiettivo posto a 1-1,5 miliardi di euro e di confermare un trend analogo per il 2013. Grazie al positivo andamento dei mercato gli asset in gestione sono aumentati di 4 miliardi di euro in un anno, in linea con l’obbiettivo di conseguire ulteriori 8 miliardi di euro nei prossimi 2 anni, e attesi a 27 miliardi di euro di masse in gestione a fine del 2014 (19,59 miliardi a fine 2012).

In un mondo occidentale sempre più in crisi, la crescita sarà sostenuta soprattutto dallo sviluppo nei Paesi emergenti con possibili nuove acquisizioni dopo quelle già realizzate in Turchia e Brasile. In queste aree lo sviluppo sarà focalizzato sui nuovi ricchi e sulla crescita della classe media. Secondo Paolo Martini, direttore commerciale di Azimut, “la strategia nel wealth management sarà focalizzata sulla clientela con patrimoni sopra i 500 mila euro con particolare focus su clienti imprenditori e indipendently wealthy con esigenze sempre più elevate di specializzazione e servizi dedicati. A fine 2012 questa divisione ha registrato un patrimonio in gestione pari a 2,9 miliardi di euro grazie all’attività di 122 wealth manager. L’obiettivo indicato da Martini per questa divisione è quello di raggiungere entro il 2015 asset in gestione a 5 miliardi di euro.