Aviva: gap previdenziale in Italia di 97,6 mld di euro l’anno, pro capite a 3.100 euro
L’Italia, con un gap previdenziale di 97,6 miliardi di euro (incidenza sul Pil stimato per il 2010 di circa l’8%), è apparentemente meglio posizionata rispetto agli altri Paesi europei, quinta dopo Germania, Regno Unito, Francia e Spagna. Tuttavia è necessario considerare che nella ricerca non è incluso il reddito dei lavoratori autonomi che in Italia sono il 24,5% contro una media Ue del 15,6%. Inoltre è fondamentale considerare i redditi dell’economia sommersa, tradizionalmente una fonte di entrate per molti italiani. La ricerca Aviva esamina anche il gap pro capite in Italia: gli italiani, infatti, dovranno risparmiare in media 3.100 euro l’anno per colmare il divario e riuscire a mantenere dopo il ritiro dal lavoro un tenore di vita adeguato, intendendo con questo il livello fissato dall’Ocse al 70% dell’ultimo stipendio percepito.
Aviva suggerisce alcune azioni per permettere ai cittadini di decidere in modo consapevole del proprio reddito futuro: creare uno standard europeo per i prodotti pensionistici, rivedere alcune misure per incentivare il risparmio, prevedere comunicazioni istituzionali che permettano di valutare la propria situazione pensionistica e stabilire un obiettivo di risparmio pensionistico nazionale. “I cittadini devono essere sensibilizzati sull’esistenza del gap previdenziale perché il risparmio non previdenziale non sarà sufficiente a coprire le esigenze future, a meno che non si vogliano stravolgere modelli socialmente radicati, ad esempio la volontà di lasciare beni, come la casa di famiglia ai propri discendenti”, ha dichiarato Andrea Battista, amministratore delegato di Aviva Italia.