Aviva: gap pensionistico in Europa raggiunge i 1.900 miliardi di euro all’anno
Il gap pensionistico europeo si attesta a 1.900 miliardi di euro l’anno, una cifra pari al 19% del Pil europeo. E’ questo il risultato che emerge dalla ricerca condotta da Aviva, in collaborazione con Deloitte, sulle pensioni dei dipendenti pubblici e privati e che ha coinvolto 27 Paesi dell’Unione Europea. Il divario previdenziale, come sottolinea la ricerca, è maggiore nei Paesi europei dalle economie più solide: Germania (468,8 miliardi), Regno Unito (379 miliardi), Francia (243,5 miliardi), caratterizzati generalmente da redditi lavorativi maggiori e da standard di vita più alti, in particolare rispetto ai Paesi dell’Europa orientale. Facendo un’analisi pro capite, il gap si attesta su base annua a 12,3 mila euro per il Regno Unito, 11,6 mila euro per la Germania, 9,1 mila euro per l’Irlanda e 7,9 mila euro per la Francia.
Aviva suggerisce alcune azioni per permettere ai cittadini di decidere in modo consapevole del proprio reddito futuro: creare uno standard europeo per i prodotti pensionistici, rivedere alcune misure per incentivare il risparmio, prevedere comunicazioni istituzionali che permettano di valutare la propria situazione pensionistica e stabilire un obiettivo di risparmio pensionistico nazionale. “I cittadini devono essere sensibilizzati sull’esistenza del gap previdenziale perché il risparmio non previdenziale non sarà sufficiente a coprire le esigenze future, a meno che non si vogliano stravolgere modelli socialmente radicati, ad esempio la volontà di lasciare beni, come la casa di famiglia ai propri discendenti”, ha dichiarato Andrea Battista, amministratore delegato di Aviva Italia.