Inps: meno pensioni del previsto nella finestra di luglio 2010
Nessuna corsa alla pensione per gli italiani alla vigilia dell’applicazione della nuova normativa che introduce dall’inizio del 2011 la cosiddetta “finestra mobile”. Una tendenza messa in evidenza dal presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, in scia alla diffusione dei dati del pensionamento di anzianità dopo la finestra di luglio 2010. Nel dettaglio, l’istituto ha annunciato che nei primi sette mesi dell’anno (gennaio-luglio) le uscite dal lavoro per pensionamento sono state 16 mila in meno rispetto alle previsioni: 131.300 contro le 147.700 preventivate. L’unico andamento in lieve incremento è quello del pensionamento dei lavoratori dipendenti, ampiamente compensato dal calo dei lavoratori agricoli, degli artigiani e dei commercianti. “E’ poco rilevante il confronto con il 2009 – aggiunge Mastrapasqua – poiché lo scorso anno si era scontato l’inasprimento del requisito minimo di età passato da 57 anni nel 2007 a 59 anni nel 2009, e dell’innalzamento del requisito di sola anzianità, passato da 39 anni a 40 anni. Pertanto il 2009 è stato un anno particolarmente avaro di liquidazioni. Quindi nel 2010 si sono automaticamente riversati alcuni contingenti di nuovi pensionati, che avevano acquisito il diritto nel corso dell’anno precedente”.
La finestra di luglio è stata la penultima, prima dell’entrata in vigore della riforma; l’ultima con il requisito delle quote. La finestra di ottobre 2010 è infatti riservata a coloro che hanno perfezionato il requisito dei 40 anni di anzianità contributiva entro il giugno 2010.