Notizie Notizie Italia Attesa finita per i conti di Unicredit: nel terzo trimestre 2010 utile sotto le attese

Attesa finita per i conti di Unicredit: nel terzo trimestre 2010 utile sotto le attese

10 Novembre 2010 07:18


Dopo il terremoto al vertice che ha portato all’uscita di Alessandro Profumo e le tensioni dell’ultimo mese e mezzo per riscrivere la governance è tempo di bilancio in Piazza Cordusio. Unicredit ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con utile netto di 1,16 miliardi di euro, ossia il 12,5% in meno sullo stesso periodo dello scorso anno di cui 334 milioni nel terzo trimestre. Il risultato è inferiore alle stime degli analisti, pubblicato sul sito del gruppo, che si aspettavano un utile nel periodo di 391 milioni.


 


Mentre, per l’intero 2010, le previsioni stimano un risultato netto di 1.531 milioni. Nel periodo il totale dei ricavi, dato dal margine di intermediazione, è stato pari a 6,494 miliardi in linea con il secondo trimestre con interessi netti che si attestato a 3,919 miliardi in lieve calo dai 3,977 miliardi dei tre mesi precedenti. Flessione invece per le commissioni nette: poco sopra i 2 miliardi contro i 2,2 miliardi del secondo trimestre, mentre il risultato del trading è positivo per 381 milioni dai +58 milioni dei tre mesi precedenti.


 


A fronte di una leggera contrazione dei costi operativi – in calo dello 0,7% a 3,911 miliardi – il risultato di gestione si è attestato a 2,583 miliardi (+1,1%) per un cost/income che scende al 60,2% dal 60,7% del trimestre precedente. Nel periodo sono stati effettuate rettifiche nette su crediti e accantonamenti per 1,634 miliardi, in calo dagli 1,7 miliardi del secondo trimestre, con un costo del rischio che scende a 117 punti base. Sul fronte patrimoniale il Core Tier 1 è all’8,61%, il Tier 1 al 9,67%.


 


Oggi Federico Ghizzoni illustrerà per la prima volta al mercato i risultati alle nove. L’occasione sarà sfruttata per il fare il punto della situazione: Piazza Cordusio da otto giorni ha imboccato in Italia la strada della Banca Unica con l’obiettivo di tagliare i costi e di tornare a fare risultati grazie a una maggior adesione al territorio, ma confida anche in una ripresa dell’estero nel prossimo futuro. Il direttore generale, Roberto Nicastro, ha indicato ieri che la ripresa porterà un aumento della ”redditività complessiva” del gruppo, un ”riequilibrio delle varie parti e appunto un contributo importante dei Paesi dell’Europa centro orientale”.


 


Riguardo invece all’assetto vertice, Nicastro ha detto che il successore di Sergio Ermotti alla guida delle attività corporate e investment banking sarà nominato nelle prossime settimane.