Atlantia risorge in Borsa: revoca concessione più lontana, deciderà Conte. Analisti temono volatilità ancora alta per il titolo
A Piazza Affari tornano a fioccare gli acquisti su Atlantia, cercando di dimenticare un venerdì nero in cui ha perso il 2,6%. Oggi il titolo della holding della famiglia Benetton segna un rialzo del 2,6% a 22,74 euro, dopo aver toccare un massimo intraday a 22,89 euro, con oltre 550mila azioni trattate, contro la media di 1,5 milioni di pezzi degli ultimi 30 giorni. Atlantia si aggiudica così il primo posto nell’indice Ftse Mib che oggi sale dello 0,8% in area 21.500 punti.
A sostenere le quotazioni del colosso italiano delle infrastrutture sono le indiscrezioni di stampa riportate dal Sole 24 Ore, secondo cui ci sarebbe un’intesa fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sulla revisione delle concessioni autostradali esistenti. Alla base, secondo il quotidiano finanziario, ci sarebbe la delibera dell’Autorità dei Trasporti che introduce il sistema RAB, ma ci sarebbe spazio anche per delle correzioni. Per quanto riguarda i singoli progetti, incluso il Passante di Genova, dovrebbe essere istituito un team specifico. Sulla procedura di revoca della concessione di Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia), invece, a decidere sarà il primo ministro incaricato, Giuseppe Conte, sulla base di pareri giuridici.
Queste le indiscrezioni che fanno risollevare il titolo che è stato affossato venerdì scorso dalle parole del leader M5S. “Dobbiamo rendere giustizia alle 43 vittime della tragedia del Ponte Morandi: avevamo pronto il decreto per iniziare la revoca delle concessioni autostradali e va fatto il prima possibile”, erano state le dure parole di Luigi Di Maio.
Equita: importanti i punti cardine della revisione
Gli analisti di Equita evidenziano che sarà importante verificare quali correzioni introdurrà il Governo per arrivare ad una soluzione condivisa con i concessionari. “Riteniamo per ASPI il nuovo sistema tariffario aumenti l’incertezza” dicono gli esperti citando ben quattro punti: “dovrà essere definita una RAB iniziale; il regolatore avrà discrezionalità nel definire il productivity ed il quality factor; dovrà essere verificato andamento delle tariffe nei prossimi anni; dovrà essere stabilito il ritorno sugli investimenti”.
Secondo Equita, “Il fatto che la decisione sulla revoca sia nelle mani del primo ministro Conte dovrebbe ridurre il rischio (la commissione del ministero suggeriva di avviare una negoziazione). Rimane l’incognita sull’approccio del nuovo governo e soprattutto del ministro delle Infrastrutture (secondo la stampa dovrebbe essere Stefano Patuanelli del M5S) ed i tempi della negoziazione”. Confermato il Buy da Equita con target price a 25,8 euro.
Banca Imi: improbabile la revoca, ma serve chiarezza
Nel report pubblicato questa mattina Banca Imi, che ha messo revisione il titolo Atlantia sotto revisione, si concentra invece sul tema revoca concessione. “Continuiamo a credere che sia un evento improbabile, almeno nel breve termine, e l’esito più probabile è una revisione del sistema tariffario, ipotesi sostenuta dal PD (contro una semplice revoca della concessione) e condivisa dal M5S e suggerita qualche settimana fa dalla commissione ministeriale speciale nominata dal precedente Ministero delle Infrastrutture”.
Detto questo, gli analisti della banca d’affari ritengono che “con la ripresa dell’interferenza politica, la volatilità delle quotazioni del titolo persisterà fino a quando non sarà stata fatta maggiore chiarezza riguardo alle nuove priorità del governo”.