Notizie Notizie Italia M5S-PD, l’ultimatum ora lo dà Renzi: ‘Governo per il Pil o non avrà i nostri voti’

M5S-PD, l’ultimatum ora lo dà Renzi: ‘Governo per il Pil o non avrà i nostri voti’

1 Settembre 2019 09:57

Guerra di ultimatum per la formazione di un governo M5S-PD, che è tutto fuorché scontata: dopo Luigi Di Maio, è il turno dell’ex premier Matteo Renzi che, dalle pagine de “Il Sole 24 Ore”, lancia il suo aut aut: “Governo per il Pil o non avrà i nostri voti”, spiegando il suo sì all’ipotesi di un governo M5S-Pd con il pericolo Matteo Salvini. E’ stato proprio il riconoscimento di questo pericolo, spiega, a portarlo a dare la benedizione a un asse contro cui si era sempre scagliato.

“L’Italia rischia grosso. La Brexit di Boris Johnson sarà un disastro sia per il Regno Unito sia per l’Europa. La frenata tedesca rallenterà la crescita anche nel nostro Nord Est. E in casa nostra il Pil oscilla tra lo zero e il negativo. È un passaggio delicato, è ora di finirla col teatrino dei bisticci: oggi si tira una linea di demarcazione”.

E al mondo produttivo lancia un messaggio molto chiaro, in cui si sostanzia di fatto il suo ultimatum a Di Maio & Co. per la nascita di un governo M5S-PD.

“Non avete nulla da temere da un governo che nasce per evitare l’aumento dell’Iva e che abbassa lo spread. Ma se qualcuno vi volesse far male, sappiate che non avrà i numeri in Parlamento”.

“Fino a un mese fa Salvini sembrava inarrestabile e per fermarlo occorreva un atto di coraggio. Nel mio piccolo l’ho compiuto – dice Matteo Renzi, riferendosi alla sua apertura all’ipotesi di un governo giallorosso – Poi tutti noi siamo umani: a me fa male essere stato costretto dalla realtà a votare la fiducia a un governo coi grillini. Lei ha presente quanto fango ho dovuto ingoiare? Quanti insulti ho ricevuto dai Cinque Stelle? Avrei potuto urlare in tutte le Tv: ‘Avete fallito, altro che anno bellissimo’. Inchiodarli al loro flop sarebbe divertente. E gratificante. Ma non si fa politica per togliersi i sassolini dalle scarpe, si fa politica pensando al bene comune. All’Italia oggi serve un Governo che blocchi l’Iva e che ci tolga dall’isolamento europeo realizzato da Salvini. E io faccio ciò che serve all’Italia, non ciò che piace a me”.

“Che cosa è cambiato rispetto a un anno fa? – continua l’ex premier – È la democrazia parlamentare, figlia del No al referendum peraltro, che consegnava loro il diritto di provarci allora. Visti i risultati, adesso abbiamo il dovere di intervenire. Nel 2018 Lega e Cinque Stelle chiamavano a gran voce il cambiamento, la svolta, il sovranismo. Oggi sappiamo che il loro cambiamento è stato negativo per l’economia italiana. E dopo 18 mesi hanno mostrato i loro limiti: fare il populista funziona quando sei opposizione, al Governo invece i nodi arrivano al pettine. La forzatura di Salvini, con la richiesta dei pieni poteri, l’opacità delle spiegazioni sulla Russia e il ritorno delle dichiarazioni farneticanti di Borghi e Bagnai sull’Euro mi hanno persuaso che non si potesse più far finta di niente. E i toni disumani di Salvini sui migranti forse funzionano sui social ma hanno incattivito l’Italia. Basta con le sceneggiate sui barconi, si obblighi l’Europa a un serio Piano Marshall per l’Africa”.

Matteo Renzi non ha colto l’occasione di lanciare dichiarazioni al vetriolo contro Salvini. Tra le ultime c’è stata quella, arrivata via tweet, in cui ha affermato che ora, senza il leader della Lega, l’Italia tornerà finalmente protagonista.