Asta Btp convincente con i titoli triennali collocati al rendimento minimo dall’ottobre 2010

Nuovi riscontri positivi sul mercato primario per l’Italia con il collocamento odierno di Btp con varie scadenze per complessivi 6,5 miliardi di euro e rendimenti in deciso calo soprattutto per i titoli triennali. Il Tesoro ha collocato oggi Btp a medio e lungo termine per complessivi 6,5 miliardi di euro, al massimo del range previsto che era 4,25-6,5 mld di euro.
Collocati titoli triennali per 4 miliardi di euro (range previsto era tra un minimo di 3 mld e un massimo proprio di 4 mld) al rendimento medio del 2,75%, in netto calo rispetto al 4,65% dell’asta di titoli di analoga durata tenuta lo scorso 13 luglio (ad agosto l’asta dei triennali era stata annullata alla luce del positivo andamento delle entrate fiscali). Si tratta del rendimento minimo dall’ottobre 2010 a livelli decisamente lontani dai picchi toccati lo scorso novembre quando il rendimento del triennale sul mercato secondario si portò oltre il 7,5%. La domanda per i Btp triennali è stata pari a 1,485 volte il quantitativo offerto, in calo rispetto al bid to cover di 1,732 dell’asta di luglio. Collocati anche Btp con scadenza marzo 2026 per 1,5 mld di euro al rendimento medio del 5,32% e bid-to-cover pari a 1,5. Il Tesoro ha assegnato anche Btp off-the-run con scadenza agosto 2017 per 1 mld al rendimento del 3,71% e bid-to-cover di 1,85.
“E’ sicuramente un esito incoraggiante in vista delle prossime scadenze importanti di settembre e ottobre – commenta Vincenzo Longo, Market Strategist di IG Markets Italy – e in questo modo le misure del governo tecnico assumeranno più importanza in termini di impatto sulla riduzione del debito pubblico. Ha deluso un po’ la domanda soprattutto sul titolo a 3 e a 15 anni”.
Collocati titoli triennali per 4 miliardi di euro (range previsto era tra un minimo di 3 mld e un massimo proprio di 4 mld) al rendimento medio del 2,75%, in netto calo rispetto al 4,65% dell’asta di titoli di analoga durata tenuta lo scorso 13 luglio (ad agosto l’asta dei triennali era stata annullata alla luce del positivo andamento delle entrate fiscali). Si tratta del rendimento minimo dall’ottobre 2010 a livelli decisamente lontani dai picchi toccati lo scorso novembre quando il rendimento del triennale sul mercato secondario si portò oltre il 7,5%. La domanda per i Btp triennali è stata pari a 1,485 volte il quantitativo offerto, in calo rispetto al bid to cover di 1,732 dell’asta di luglio. Collocati anche Btp con scadenza marzo 2026 per 1,5 mld di euro al rendimento medio del 5,32% e bid-to-cover pari a 1,5. Il Tesoro ha assegnato anche Btp off-the-run con scadenza agosto 2017 per 1 mld al rendimento del 3,71% e bid-to-cover di 1,85.
“E’ sicuramente un esito incoraggiante in vista delle prossime scadenze importanti di settembre e ottobre – commenta Vincenzo Longo, Market Strategist di IG Markets Italy – e in questo modo le misure del governo tecnico assumeranno più importanza in termini di impatto sulla riduzione del debito pubblico. Ha deluso un po’ la domanda soprattutto sul titolo a 3 e a 15 anni”.
Prossime aste tra il 25 e il 27 settembre
Ora lo sguardo si sposta alle aste di fine mese che sono chiamate a confermare il trend di riduzione del costo di finanziamento del debito su tutte le scadenze. Dal 25 al 27 settembre si susseguiranno l’asta di CTZ e BTP€i (25/9), seguita il giorno dopo dall’asta di Bot semestrali per finire il 27 con l’asta di Btp a medio-lungo termine.
Intanto oggi dai dati Bankitalia è emerso che a fine maggio i titoli di Stato italiani in mano a investitori non residenti in Italia ammontavano a 666,1 miliardi di euro dai 663,2 in aprile. Si tratta del primo incremento mensile dell’ottobre 2011. Si tratta di una quota del 40,3% del totale di titoli emessi che a fine maggio risulta di 1.651,4 miliardi di euro.
Ora lo sguardo si sposta alle aste di fine mese che sono chiamate a confermare il trend di riduzione del costo di finanziamento del debito su tutte le scadenze. Dal 25 al 27 settembre si susseguiranno l’asta di CTZ e BTP€i (25/9), seguita il giorno dopo dall’asta di Bot semestrali per finire il 27 con l’asta di Btp a medio-lungo termine.
Intanto oggi dai dati Bankitalia è emerso che a fine maggio i titoli di Stato italiani in mano a investitori non residenti in Italia ammontavano a 666,1 miliardi di euro dai 663,2 in aprile. Si tratta del primo incremento mensile dell’ottobre 2011. Si tratta di una quota del 40,3% del totale di titoli emessi che a fine maggio risulta di 1.651,4 miliardi di euro.