Secondo appuntamento della tre giorni di aste per l’Italia con conferma della discesa del costo di rifinanziamento del debito. Dopo il collocamento di ieri di
Ctz e Btpei per 6,628 mld di euro, oggi è stato il turno dell’asta Bot. Il Tesoro italiano ha collocato Buoni ordinari del Tesoro (Bot) semestrali per 8,5 miliardi di euro. Il rendimento medio di assegnazione è sceso allo 0,731% rispetto allo 0,949% dell’asta di titoli con analoga durata tenuta lo scorso 27 dicembre. Si tratta del rendimento di assegnazione più basso dal marzo 2010. I titoli sono stati assegnati a 99,634 e le richieste sono state pari a 1,646 volte il quantitativo offerto, contro le 1,57 volte dell’asta di fine dicembre.
“E’ un periodo positivo per i mercati periferici e per la carta italiana in particolare – sottolineava questa mattina Giuseppe Maraffino di Barclays Capital prima della comunicazione dell’esito dell’asta – con la caccia al rendimento che da sostegno ai bond periferici. Maraffino rimarca come la curva dei BOT si è appiattita nell’ultimo mese con la caccia ai rendimenti che ha portato gli investitori a spostarsi dall’area 3 mesi alle aree 6 e 12 mesi “e la parte della curva a 6-9 mesi ha ancora spazio per appiattirsi”.
Domani in asta Btp per massimi 6,5 mld di euro
l’ultimo atto del trittico di aste di fine mese andrà in scena domani con il Tesoro che ha in programma l’offerta tra un minimo di 2 miliardi e massimi 3 miliardi di euro di Btp 2017 (settima tranche, cedola 3,50%) e 2,5-3,5 miliardi di Btp 2022 (undicesima tranche, cedola 5,5%). “Stimiamo che anche domani le riaperture dei BTP dovrebbero evidenziare risultati incoraggianti”, è la previsione di Filippo A. Diodovich, market strategist di IG che stima un rendimento del quinquennale vicino al 2,95% mentre quello del decennale in area 4,18%.