Assist Istat e Bce non scaldano Piazza Affari, asta Bot conferma tassi prossimi a zero
Piazza Affari non raccoglie l’assist del rialzo a sorpresa della produzione industriale in Italia. L’indice Ftse Mib ha chiuso la giornata invariato a 21.671 punti rimanendo comunque a ridosso dei massimi annui toccati a inizio ottava. Il +0,8% su base mensile della produzione industriale italiana a febbraio, bissando il rimbalzo di gennaio, porta gli analisti a stimare che il Pil italiano rialzi la testa nel primo trimestre 2019 uscendo quindi dalla recessione. Oggi inoltre la Bce ha confermato la politica monetaria con tassi attesi fermi ai minimi almeno fino a fine 2019. Anche le parole di Mario Draghi hanno confermato il mood dovish dell’istituto centrale europeo.
Asta Bot convincente
Tassi stabili poco sopra area zero e domanda sostenuta nell’asta Bot odierna, la prima di aprile. Il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Bot annuali con la domanda che ha superato i 9,55 miliardi. Il rendimento medio di assegnazione è stato pari a pari allo 0,07% dallo 0,06% di un mese fa, che rappresentava il livello più basso da maggio 2018 quando i titoli a un anno vennero assegnati al tasso di -0,361%. A ottobre 2018 il tasso di assegnazione del Bot annuale aveva toccato un picco dello 0,949%.
Banche miste, bene la Juve
Seduta altalenante per le banche. Alla fine hanno chiuso in rialzo Bper (+0,73%) e UBI (+0,28%), male invece Unicredit (-0,92%).
Acquisti sul titolo Juventus (+0,63%) in attesa dell’andata quarti finale di Champions League in programma stasera ad Amsterdam contro l’Ajax. Il titolo Juve viaggia a ridosso di quota 1,60 euro, on lontano dai massimi storici toccati il 19 settembre scorso a 1,672 euro. Da inizio anno il titolo segna un progresso del 37%, che diventa addirittura +165% considerando gli ultimi 12 mesi.
Moderato segno più per Enel (+0,28%) che ha incrementato la propria partecipazione al capitale della controllata cilena Enel Américas S.A. dal precedente 51,8% al 56,42% %, a seguito del regolamento di due operazioni di share stipulate con un istituto finanziario nell’ottobre 2018 per acquisire fino a un massimo del 5% del capitale di Enel Américas, come annunciato a suo tempo al mercato.