Notizie Notizie Italia Asset allocation 2010: sotto l’albero tante idee per un portafoglio ricco di opportunità

Asset allocation 2010: sotto l’albero tante idee per un portafoglio ricco di opportunità

16 Dicembre 2009 10:19

Si sono ripresi. E in alcuni casi hanno addirittura messo le ali. Sono i listini del mappamondo finanziario che la prossima notte di San Silvestro alzeranno in alto i calici per brindare agli ultimi dodici mesi. Da Wall Street all’Europa, dall’America Latina all’Estremo Oriente il 2009 sarà ricordato da gestori, analisti e guru di mercato come l’anno zero, da cui le piazze finanziarie di tutto il mondo hanno ricominciato da capo.


Lasciandosi alle spalle la tempesta subprime, la crisi peggiore dalla Grande Depressione, le Borse hanno ripreso quota. L’MSCI World da inizio anno ha guadagnato oltre il 26%, lo S&P 500 il 23% circa con un rally di oltre il 65% rispetto ai minimi toccati lo scorso marzo. Per la maggior parte dei gestori le politiche fiscali espansive dei governi e delle banche centrali hanno sostenuto i mercati finanziari quest’anno. Solo un rialzo di tassi di interesse, rincaro del petrolio e aumento della pressione fiscale potrebbero minare il processo di recupero.

 

In particolare secondo i money manager, interpellati da Morningstar, finché gli stimoli non verranno meno, la festa è destinata a durare. E dopo? Secondo alcuni bisognerà armarsi di pazienza e ponderare bene i rischi; per questa ragione, è consigliabile affacciarsi al 2010 in punta di piedi. Il possibile default di Dubai di qualche settimana fa ha colto di sorpresa il mondo, facendo tremare i polsi di parecchi banchieri. E purtroppo non è stato un caso isolato.

 

Gli scricchiolii di economie europee, finite nel mirino delle agenzie di rating, che potrebbero riaccendere la miccia del panico finanziario, sono stati sentiti in tutta Europa. La prontezza di riflessi delle Borse, che hanno avuto nel giro di 24 ore la capacità di rialzarsi e scacciare via i fantasmi dell’annus horribilis, è forse il segno più evidente che il peggio è davvero alle spalle. Per un osservatore speciale, il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, “Dubai insegna che i mercati sono ancora vulnerabili”. In altre parole le condizioni migliorano, ma i rischi restano alti. Quindi l’optimum è guardare avanti, ma senza un eccesso di ottimismo.

“Non dobbiamo dimenticarci – spiega John Velis, a capo dell’ufficio studi per l’area EMEA di Russell Investments – che la crescita dei mercati è stata alimentata negli ultimi mesi da una percezione del rischio drasticamente diminuita rispetto al 2008, provocando un crescente appetito verso i titoli a rischio tra gli investitori”, ma in giro ci sono ancora mine vaganti da non sottovalutare.


Eppure il club degli ottimisti è molto numeroso. Secondo gli strategist di Goldman Sachs la ripresa c’è stata e continuerà. A favore della loro tesi gli esperti americani notano che difficilmente le società disattenderanno le attese nei prossimi trimestri. Anche perché il confronto sul 2008 è decisamente impietoso.


Su un punto sono tutti d’accordo: ormai non è più il momento di mettere la paura nel portafoglio. L’andamento delle Borse del Vecchio Continente convince la maggior parte degli esperti che sostiene che sarà ancora forte nel primo trimestre del 2010 grazie all’abbondante liquidità in giro e ai continui segnali di miglioramento dell’economia. Per Velis a livello di “global asset allocation”, è consigliabile mantenere una posizione sovra-pesata sull’azionario rispetto all’obbligazionario.


Anche l’asset allocation 2010 di Credit Suisse è nel segno dei titoli, su previsioni di un rialzo degli utili delle società nel 2010 nell’ordine del 25-30%. Dovendo scegliere per gli esperti di Ing Investment Management le migliori opportunità dei listini si trovano sui mercati emergenti che continueranno a fare meglio di quelli sviluppati, grazie a dinamiche di crescita più favorevoli e a una maggiore liquidità.


Per Matteo Astolfi, sales director di M&G, nel 2010 “asset reali” come azioni saranno vincenti, ma a suo avviso anche le materie prime rappresentano un’interessante area d’investimento di lungo termine. Consiglio condiviso con BofA Merrill Lynch che nel suo outlook 2010 consiglia di puntare in particolare sui metalli di base e sulle commodity energetiche, proprio sul rafforzamento del ciclo economico negli Usa, che diventerà a loro avviso sempre più evidente nella seconda metà dell’anno.