E’ arrivato il giorno della Bce, atteso taglio dei tassi ai nuovi minimi storici
Dopo i recenti deboli riscontri macroeconomici la maggior parte degli analisti scommette su un’azione dell’istituto guidato da Mario Draghi con una sforbiciata di almeno di 25 punti base, portando il costo del denaro dall’1% allo 0,75%, corrispondente con il nuovo minimo storico.
Non manca chi, come Société Générale, non esclude che l’Eurotower possa optare per una riduzione dei tassi di interesse di 50 punti base.
Il mercato si domanda se la Bce si limiterà a ridurre il costo del denaro o annnuncerà anche altre misure. “Una sorpresa si avrebbe qualora venissero annunciate ulteriori misure collaterali – commenta Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets – quali una terza fase di LTRO oppure, ipotesi meno remota, che la banca centrale possa decidere di abbassare ulteirormente allo 0,10% il tasso dei depositi overnight presso la Bce, in modo da scoraggiare le banche a tenere parcheggiata la liquidità nei suoi forzieri e incentivare un utilizzo più efficiente degli impieghi. Gli esperti di J.P. Morgan Private Bank ritengono che oltre al taglio di 25 punti base del tasso principale di finanziamento potrebbe arrivare anche un taglio di 12,5 punti base del tasso sui depositi delle banche, mentre “ulteriori stimoli monetari arriveranno in seguito”.
Oltremanica atteso aumento del piano di allentamento quantitativo a 375 mld £
Novità dovrebbero arrivare anche dalla Gran Bretagna con l’aumento dell’ammontare complessivo del piano di quantitative easing, atteso in rialzo da 325 a 375 miliardi di sterline. Martedì scorso il governatore della BoE, Mervyn King, ha posto l’accento sul deterioramento dell’outlook economico nelle ultime settimane e già nella riunione di giugno 4 membri del board BoE, King compreso, avevano votato a favore di un incremento del QE di 50 mld di sterline.