Notizie Notizie Italia Arriva l’accordo Basilea 3: le regole diventano più stringenti per le banche

Arriva l’accordo Basilea 3: le regole diventano più stringenti per le banche

13 Settembre 2010 07:48

La pietra angolare è stata messa. I governatori del G10 e i responsabili della supervisione sono arrivati alla resa dei conti e hanno trovato l’accordo. Al termine della riunione di Basilea, i 27 governatori delle banche centrali hanno raggiunto l’intesa che riscrive le regole, conosciute come Basilea III, a cui le banche dovranno attenersi per far fronte a eventuali nuove crisi del credito internazionale. E’ una rivoluzione annunciata da tempo, che entra nel vivo da oggi.


In base alle nuove direttive ogni banca dovrà innalzare il requisito di patrimonio Tier1 minimo dal 2 al 4,5% per poi arrivare a detenere, a regime, un capitale di alta qualità pari al 7% degli asset a rischio. In ogni caso, il disco verde arrivato ieri ha dato solo il via a un percorso che culminerà nel vertice dei capi di stato e di governo di Seul a novembre. La riforma dei requisiti di capitale prevede, infatti, la definizione di una serie di parametri standard sui capital ratios e sui liquidity ratios destinati ad essere applicati dal primo gennaio 2013, ma che entreranno in vigore integralmente attraverso un graduale adeguamento di alcuni coefficienti nei cinque anni successivi.

 

Le nuove norme potrebbero obbligare le banche a raccogliere centinaia di miliardi di dollari di capitale fresco nel prossimo decennio. Berlino ha già fatto qualche proiezione. L’associazione bancaria della Germania ha stimato che le sue 10 maggiori banche potrebbero aver bisogno di 105 miliardi di euro di  capitale supplementare. Per alleggerire il carico di banche e mercati finanziari, le autorità di regolamentazione hanno garantito agli istituti di credito un periodo di transizione per adeguarsi: le nuove regole entreranno in vigore integralmente solo nel 2019.

 

Per il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, gli accordi raggiunti daranno un contributo alla stabilità finanziaria di lungo termine. Tutti sperano che le nuove modifiche spingeranno il mondo finanziario verso strategie di business meno rischiose, assicurandosi che esse abbiano riserve sufficienti per resistere a shock finanziari senza bisogno di salvataggi dei contribuenti. L’accordo sulla carta spiana la strada a un quadro di regole che dovrebbe portare più solidità e stabilità nel comparto del credito internazionale, traendo così lezioni dalla recente crisi.

 

Il mondo finanziario invece teme che i nuovi requisiti possano ridurre la quantità di denaro che hanno a disposizione da prestare alle imprese, rallentando la crescita economica in Europa e negli Stati Uniti. Secondo Luca Comi di Centrosim, le nuove regole di Basilea 3 non presentano grandi sorprese, rispetto alle aspettative della vigilia. “Va però rilevato – nota l’esperto – che i requisiti patrimoniali diventeranno via via più stringenti con il passare degli anni, allo scopo di aumentare gradualmente la solidità dei sistemi bancari e di rafforzare i presidi patrimoniali a fronte dei rischi assunti. Ciò – avverte Comi – metterà sotto pressione la redditività del capitale delle banche, oltre a rendere molto più rigide le dividend policies”.