Apple, la vittoria legale su Samsung non cambia lo status quo (analisti)
Una vittoria decisiva ma senza conseguenze di rilievo nel breve periodo. Così Ian Warmerdam, co-gestore del fondo Henderson Horizon Global Technology, definisce il successo di Apple nella disputa contro Samsung, che ha visto quest’ultima condannata al pagamento di danni per 1,05 miliardi di dollari per la violazione di brevetti e la società di Cupertino impegnata a chiedere la sospensione della vendita di diversi apparecchi negli Stati Uniti.
Secondo l’esperto, le ragioni del lieve impatto della sentenza sono tre. “Innanzitutto, la sentenza trova applicazione unicamente negli USA, paese in cui Apple dispone già di un’elevata quota di mercato. In secondo luogo, le potenziali ingiunzioni non si applicano (perlomeno in questa fase) ai dispositivi Samsung più nuovi e maggiormente venduti come Galaxy S3 e Note. In terzo luogo, ci sarà probabilmente un appello e quindi ancora molti mesi di controversie legali”.”Nel lungo periodo” aggiunge però l’esperto di Henderson Global Investor, “le conseguenze potrebbero essere più significative, e la sentenza regala chiaramente ad Apple un nuovo slancio”.
Il peggiore scenario ipotizzabile è la rimozione dei brevetti Apple dalle interfacce Android, che rovinerebbero l’esperienza degli utenti di smartphone con questo sistema operativo. Basti pensare a cosa sarebbe uno smartphone senza il pinch-to -zoom, la funzione che permette di ingrandire i particolari grazie al movimento delle dita sul touch screen. Idea di Apple. In alternativa, le case che montano Android potrebbero trovare delle soluzioni equivalenti alle funzioni “copiate” da Apple, ma ciò significa maggiori costi di ricerca e sviluppo. Altrimenti, si potrebbero continuare ad usare le funzioni ideate dalla Mela morsicata, ma dietro pagamento di royalty: il che farebbe lievitare il costo dei device a carico dei consumatori.
In ogni caso tutto ciò tornerebbe a vantaggio di Apple, sia in senso materiale che di semplice immagine, a scapito degli operatori Android, e probabilmente creerebbe una situazione positiva anche per le case tecnologiche che utilizzano il Windows Phone di Microsoft, alternativo al sistema operativo di Google al centro della bufera. Comunque, non conoscendo i potenziali sviluppi della faccenda, Henderson Global Investor mantiene invariate le proprie posizioni. “Apple è la nostra posizione più estesa“, segnala Ian Warmerdam , “e rimaniamo overweight su Samsung, Google e Microsoft. Le notizie del momento non vanno a discapito della nostra tesi di lungo periodo, che vede sia Samsung che Apple sottrarre quote di mercato agli attori più deboli nel mercato dell’elettronica di consumo”.