Apple, un inizio di 2025 tra ribassi e maggiore concorrenza in Cina. Il punto sul grafico

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Un inizio di 2025 amaro per Apple, la quale si presenta all’anno nuovo con una serie di ribassi sul Nasdaq perdendo circa il 12% dai massimi di dicembre. Un movimento in forte controtendenza rispetto allo sprint che ha caratterizzato la fine dell’anno appena trascorso portando il titolo su nuovi massimi storici. Scricchiolii ad ogni modo prevedibili, dettati in primis dal sell-off massiccio da parte di Warren Buffett di titoli Apple e dalla crescente concorrenza nel mercato cinese.
Apple perde quota in Cina e i produttori locali si fanno largo
Le vendite di iPhone hanno subito un duro colpo nel mercato cinese nel 2024, segnando una flessione significativa che ha spinto Apple al terzo posto nella classifica dei produttori di smartphone. Secondo un report di Canalys, le spedizioni del dispositivo di punta dell’azienda di Cupertino sono calate del 17% su base annua, fermandosi a 42,9 milioni di unità. Questo ha ridotto la quota di mercato di Apple al 15% dei 284 milioni di telefoni venduti nel paese.
La reazione del mercato non si è fatta attendere: giovedì 16 gennaio il titolo Apple è sceso del 4%, segnando la sua peggior performance giornaliera da agosto 2024. La capitalizzazione di mercato ha perso circa $ 128,3 miliardi, mentre le azioni sono ora in calo del 12% rispetto al picco di dicembre, proprio quando Apple sembrava pronta a celebrare il traguardo di una valutazione di 4 trilioni di dollari.
Tra i concorrenti Vivo e Huawei guadagnano terreno
L’erosione della leadership di Apple in Cina è stata favorita dall’ascesa dei produttori locali. Vivo, con una quota di mercato del 17%, ha conquistato la prima posizione grazie a vendite di circa 50 milioni di unità, seguita da Huawei con 46 milioni. Sebbene Apple abbia mantenuto la leadership nel quarto trimestre, vendendo 13,1 milioni di iPhone durante le festività, queste cifre rappresentano un calo del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo suggerisce che la concorrenza interna è tutt’altro che statica.
Le difficoltà di Apple nel mantenere la propria posizione sono ulteriormente aggravate dalla mancata introduzione di Apple Intelligence sul mercato cinese. Questo strumento, progettato per arricchire l’esperienza utente e stimolare le vendite, non è ancora disponibile nella Cina continentale a causa di ostacoli normativi. La sua assenza ha impedito all’azienda di capitalizzare su una delle sue innovazioni chiave.
Cosa aspettarsi per il futuro
Nonostante le recenti difficoltà, Apple rimane una delle aziende più solide e influenti nel settore tecnologico. Tuttavia, i dati attuali mettono in evidenza sfide significative nel mantenere una posizione dominante in mercati altamente competitivi come quello cinese. Gli investitori e gli analisti continueranno a monitorare da vicino le strategie di Apple per recuperare terreno, soprattutto in vista di ulteriori sviluppi normativi e dell’eventuale introduzione di Apple Intelligence in Cina. La sfida per la big di Cupertino è chiara: reinventarsi o rischiare di perdere ulteriormente terreno in un mercato chiave.
Outlook grafico del titolo Apple
Un 2025 iniziato con il piede sbagliato sul Nasdaq per il titolo di Apple, il quale da inizio anno registra una performance negativa di oltre il 7%. Dopo aver raggiunto i massimi storici sul livello di $ 260,10 sul grafico si sono successe una serie di sedute ribassiste che hanno portato a perdere circa il 12%.
Nonostante la configurazione grafica di una figura a triangolo quasi da manuale, il prezzo del titolo Apple ha momentaneamente invertito il rally come invece suggerito dal pattern. Dalla precedente analisi, in realtà, la conferma del pattern era da ricercare non solamente dal movimento grafico ma anche dagli ulteriori indicatori, quali l’analisi volumetrica. In tal senso, infatti, la mancanza di volumi di negoziazione suggeriva una potenziale correzione rispetto al forte movimento rialzista sviluppatosi.
Ad ogni modo, il ritracciamento corrente non ha al momento apportato un’invalidazione del pattern triangolare, in quanto il tentativo di ribasso ha avuto modo di infrangersi su un importante supporto dato dal PoC (Point of Control) del Volume Profile. Questo ha evitato di portare il prezzo al di sotto della soglia di invalidazione che sorge al 50% dell’altezza della figura, all’incirca in area $ 216-220.
Segnali di indecisione sono da ritrovarsi anche all’interno dell’oscillatore RSI a 14 periodi, sul quale si evince la rottura ribassista del supporto statico (in viola) e di quelli dinamici (in verde), oltre ad essere passate temporaneamente in area di iper-comprato. Questo ha portato una momentanea situazione di debolezza che ha contribuito a rompere al ribasso anche la trendline (in blu) di breve periodo sul grafico dei prezzi ed i successivi supporti statici (in giallo) in area $ 240 e $ 235.
Alla luce di quanto sopra, tuttavia, si fa presente che in un’ottica di lungo periodo il titolo di Apple presenta ancora un forte trend rialzista che potrebbe aver concluso una correzione trovando supporto sul livello 50% del ritracciamento di Fibonacci. La conseguenza logica che potrebbe derivarne è un rimbalzo tecnico che darebbe nuovo impulso alla ripresa del rally, coerentemente al pattern triangolare evidenziato. Una risposta potrebbe giungere dalla trimestrale in arrivo il 30 gennaio, nel mentre si suggerisce di monitorare l’evoluzione sul grafico specialmente in zona dei principali livelli chiave.