Notizie Notizie Mondo Apple: emessi bond per 12 miliardi. Non sbloccheremo l’iPhone del killer di San Bernardino

Apple: emessi bond per 12 miliardi. Non sbloccheremo l’iPhone del killer di San Bernardino

17 Febbraio 2016 12:30

Apple ha emesso bond per 12 miliardi di dollari, il secondo maggior collocamento da inizio anno. L’operazione, divisa in nove tranche con scadenze comprese tra i 2 e i 30 anni,  è destinata a reperire le risorse da destinare, per la quasi totalità, al piano di buy-back. Stando alle indiscrezioni, la solidità della domanda (che stando ai rumor avrebbe raggiunto i 28 miliardi di dollari) stava per spingere gli istituti collocatori ad incrementare l’emissione (inizialmente prevista per 10-12 miliardi) a 15 miliardi di dollari. Tra le varie scadenze spicca il 3,28% del decennale, circa un punto e mezzo percentuale in più rispetto al Treasury con pari scadenza. In particolare evidenza anche i “green bond”, le obbligazioni a 7 anni destinate a finanziare esclusivamente progetti ecologici.

Causa un inizio anno turbolento per le piazze finanziarie, il totale dei bond emessi dalle società statunitensi è ai minimi dal 1995 con, stando alle statistiche di Dealogic, 124 miliardi di controvalore totale (157 miliardi un anno fa). La prima posizione per quanto riguarda le emissioni 2016 è appannaggio di Anheuser-Busch InBev con 46 miliardi di dollari (secondo collocamento corporate di sempre), poi c’è il gruppo di Cupertino, AT&T e Morgan Stanley che recentemente hanno rispettivamente allocato 6 e 5,5 miliardi di nuovo debito.

Nonostante una liquidità monstre di 216 miliardi di dollari, Apple ha dovuto far ricorso al mercato dei bond poiché il 93% della cassa è custodita all’estero per evitare che sia sottoposta alla tassazione statunitense (circa un quinto del debito non è denominato in dollari).

No allo sblocco dell’iPhone dei killer di San Bernardino
Sta facendo rumore negli Stati Uniti il no di Apple alla richiesta dell’Fbi di poter accedere allo smartphone di Syed Rizwan Farook, uno degli attentatori della strage di San Bernardino. Lo sblocco dell’iPhone5c di Farook, che lo scorso 2 dicembre insieme alla moglie ha ucciso 14 persone, “creerebbe -fanno sapere da Cupertino- un precedente pericoloso”. La mossa di Apple contrasta con l’ordine di un giudice federale del distretto centrale della California di decrittare il codice di protezione del telefono. “Riteniamo di dover far sentire la nostra voce di fronte a ciò che vediamo come un eccesso da parte del governo americano”, si legge in una lunga lettera firmata dal Ceo Tim Cook.