Apple: in arrivo i conti del 4Q, le stime degli analisti e i temi caldi

Giovedì sera, dopo la chiusura di Wall Street, Apple diffonderà i risultati del quarto trimestre fiscale, terminato il 1° ottobre. Di seguito le previsioni degli analisti e i temi chiave da monitorare per il colosso di Cupertino.
Il consensus sui conti del 4° trimestre di Apple
Secondo il consensus di Bloomberg, Apple dovrebbe chiudere il trimestre con un fatturato di 89,34 miliardi di dollari, in flessione dell’1% su base annua dopo la crescita dell’8% dello scorso anno.
Nel dettaglio, le vendite di servizi sono previste in aumento dell’11% a 21,4 miliardi di dollari, con una moderata accelerazione rispetto al 5% dell’anno precedente. Le vendite di prodotti, invece, dovrebbero diminuire del 4%, frenate dal rallentamento di iPad e Mac, rispetto al guadagno del 9% dell’anno scorso.
L’EPS diluito è atteso in aumento dell’8% a 1,39 dollari, mentre il margine operativo dovrebbe espandersi di 165 pb al 29,3%.
Per il full year gli analisti stimano un giro d’affari pari a 383 miliardi di dollari, in calo del 3%, con ricavi da prodotti per circa 299 miliardi e da servizi per 84 miliardi. L’Eps atteso è pari a 6,07 dollari per azione, contro i 6,11 dollari dell’esercizio precedente.
Vendite iPhone e AI tra i temi chiave
Il focus sarà rivolto in primis sulle vendite di smartphone e in particolare sulla domanda del nuovo modello iPhone 15. Apple non fornisce da diversi trimestri i dati sui ricavi dei singoli prodotti, ma potrebbero emergere indicazioni sull’andamento delle vendite tra fine settembre e ottobre, in vista della stagione natalizia, un importante indicatore anche a livello macroeconomico.
Un altro aspetto da monitorare saranno eventuali spunti sull’intelligenza artificiale, che ormai rappresenta una priorità nelle trimestrali tecnologiche. In particolare, gli operatori saranno attenti a cogliere gli sforzi della casa di Cupertino per implementare l’AI nei suoi prodotti.
Focus sulla crescita dei servizi Apple
Come ormai avviene da diversi anni, uno dei temi chiave sarà l’andamento dei servizi, che spingono la marginalità e trainano la crescita della Società in una fase di rallentamento dei prodotti.
Questa voce può essere interpretata come un indicatore ritardato, in quanto molti servizi sono abbinati ad acquisti precedenti di hardware Apple, ma forniscono comunque segnali importanti sulle condizioni macroeconomiche e sulla domanda dei consumatori a livello globale. Secondo Bloomberg Intelligence, le vendite di prodotti potrebbero diminuire del 5-7% rispetto allo scorso anno e i servizi crescere di poco più del 10%.
Da seguire anche la comunicazione relativa al riacquisto di azioni proprie, che potrebbe essere in linea con la media degli ultimi tre trimestri di circa 19 miliardi di dollari.
Riflettori puntati sulla concorrenza in Cina
Un altro dei temi principali a cui presteranno attenzione gli investitori sarà quello relativo alla domanda di iPhone e alla competizione in Cina.
Le ultime notizie, infatti, parlano di una richiesta di iPhone 15 sotto le attese nel più importante Paese asiatico, dovuta a diversi fattori. Tra questi, potrebbero pesare in particolare la ripresa dei consumi più lenta del previsto, la crescente concorrenza di Huawei, e le crescenti tensioni internazionali con gli Stati Uniti.
Il commento di Apple su quali dinamiche stiano impattando di più le vendite saranno fondamentali, perché le ultime due problematiche risulterebbero più complesse da risolvere nel lungo termine. Peraltro, il debutto del modello Mate 60 Pro di Huawei è stato celebrato proprio come un trionfo sulle sanzioni statunitensi, grazie al suo processore avanzato made in China.
Dal punto di vista finanziario, l’impatto del lancio di iPhone 15 sulle vendite del terzo trimestre dovrebbe essere relativamente contenuto, visti gli elevati tempi di consegna.
Apple presenta i nuovi Mac
Lunedì sera, nel corso di un evento online denominato “Scary Fast” in vista di Halloween, Apple ha presentato la versione aggiornata di uno dei suoi prodotti più iconici: il Mac, giunto ormai al 40° anniversario.
In particolare, sono stati svelati i nuovi MacBook Pro e iMac dotati dei chip M3 da 3 nanometri, prodotti in house, che comportano un miglioramento significativo rispetto alla linea M2 lanciata nel giugno 2022.
I modelli sono stati lanciati in un momento critico per Apple, con il mercato dei personal computing che sta faticosamente uscendo dal crollo post-pandemico, mentre aumenta la concorrenza da parte di nuovi player. Tra questi, Nvidia e Qualcomm, intenzionate a penetrare nel mercato dei PC.
Il Mac non è più al centro dell’attività di Apple, ma rimane un’importante fonte di entrate, con un peso intorno al 10% del fatturato, più dell’iPad e pressoché in linea con i prodotti wearable.
Secondo le stime di Wall Street il Mac porterà quasi 8,1 miliardi di dollari nel trimestre delle festività natalizie, in aumento rispetto all’anno scorso ma in calo rispetto allo stesso periodo di due anni fa, quando l’esplosione dell’home office stava ancora alimentando le vendite.
Analisti fiduciosi sul titolo
Apple è stata una delle principali protagoniste del rally dei mercati nella prima metà dell’anno, trainato dalle big tecnologiche di Wall Street. Nel 2023, il titolo mostra un rialzo vicino al 30%, con un massimo oltre i 196 dollari toccato a fine luglio, per poi rallentare leggermente il passo.
I giudizi degli analisti sul titolo sono prevalentemente positivi: 34 broker consigliano l’acquisto (Buy), 16 sono gli Hold mentre i Sell sono soltanto tre. Il target price medio fra i 43 studi più aggiornati è pari a 199,8 dollari, contro i 168 circa odierni, per un upside potenziale del 18,5%.