Apple agita i mercati, rumor su debole domanda iPhone 14. A Milano affonda STM
Ad aggravare il sentiment ribassista sui mercati oggi si aggiunge la notizia secondo la quale Apple avrebbe comunicato ai propri fornitori di ridurre la produzione di componenti a causa di una domanda più debole di quanto atteso per l’Iphone 14.
La reazione sui mercati è decisamente preoccupata con Apple che segna -3,3% nel premarket e i future sul Nasdaq segnano oltre -1%. A Piazza Affari si segnala il calo del 5,7% di STM in quanto il colosso di Cupertino è il maggior cliente del colosso dei chip italo-francese.
Niente incremento della produzione
L’aumento della domanda non c’è stato e Apple sarebbe tornata sui suoi passi, abbondonando i piani per l’incremento della produzione dei suoi nuovi iPhone. La notizia la riporta Bloomberg secondo cui il colosso di Cupertino ha informato i suoi fornitori di ridurre l’assemblaggio di ben 6 milioni di varianti di iPhone 14 nella seconda metà dell’anno. Un taglio che porterà la produzione a circa 90 milioni di esemplari, una cifra simile a quella dell’anno scorso e in linea con le previsioni formulate dall’azienda all’inizio dell’anno.
Un fornitore di Apple starebbe valutando anche la possibilità di spostare la produzione solo sugli iPhone di fascia alta, poiché è stato osservato che i modelli iPhone 14 Pro, dal prezzo più elevato, hanno una domanda più elevata rispetto agli altri iPhone.
All’inizio di quest’anno, il direttore finanziario di Apple Luca Maestri aveva avvertito che la guerra in Ucraina, che ha portato Apple a interrompere le vendite in Russia, avrebbe tagliato le vendite dei telefoni della Mela Morsicata più profondamente nel terzo trimestre fiscale. Durante una call, Maestri aveva sottolineato agli analisti che i problemi legati alla catena di approvvigionamento avrebbero danneggiato le vendite del trimestre per un importo compreso tra i 4 e gli 8 miliardi di dollari, una cifra sostanzialmente maggiore rispetto a quella registrata nel secondo trimestre.
L’amministratore delegato Tim Cook ha dichiarato che quasi tutte le fabbriche cinesi che si occupano dell’assemblaggio finale dei prodotti Apple sono state riavviate dopo le recenti chiusure per Covid-19, ma l’azienda non prevede quando la carenza di chip, che colpisce soprattutto i prodotti più vecchi, finirà. I tagli alla produzione di iPhone sono stati un problema ricorrente per Apple, che anche l’anno scorso ha ridotto la produzione. L’azienda aveva ridotto la produzione di ben 10 milioni di unità a causa della prolungata carenza di chip che aveva colpito il suo prodotto di punta.