Antitrust punta il faro su Alitalia per informazioni passeggeri dopo incidente Fiumicino
Dopo l’apertura del fascicolo su Alitalia da parte della Procura di Civitavecchia, nell’ambito dell’inchiesta sull’atterraggio fuori pista a Fiumicino del velivolo Carpatair, oggi è l’Antitrust a scendere in campo in scia ad alcune segnalazioni, tra cui quella dell’associazione Codacons e da accertamenti d’ufficio eseguiti dai funzionari dell’Autorità.
L’Autorithy ha deciso di avviare un procedimento per verificare se la compagnia di bandiera italiana, nelle informazioni fornite ai passeggeri sul volo Carpatair e su tutti i voli operati in base ad accordi di partnership e di code sharing, rispetti le norme del Codice del Consumo in materia di pratiche commerciali scorrette.
Dalle simulazioni effettuate, il garante precisa che l’informazione relativa alla diversa compagnia che effettivamente opera il volo veniva fornita, nel processo di prenotazione on line, alla terza schermata attraverso una dicitura, apposta con caratteri estremamente ridotti “Volo operato da Carpatair”. Analoga situazione emerge per voli effettuati in partnership e code sharing con altre compagnie.
“In sostanza il procedimento dovrà verificare se, in questi casi, Alitalia fornisce ai consumatori adeguate informazioni sull’identità del vettore e sulle specifiche caratteristiche del servizio offerto” si legge nel comunicato. Non solo, l’esame riguarderà anche la correttezza nell’offerta ‘Carnet Italia’ e i comportamenti di Alitalia in caso di annullamento di biglietti su più tratte.
Come se non bastasse la spinosa vicenda Carpatair, per Alitalia la tensione rimane alta anche sul piano finanziario. In settimana non è stato infatti raggiunto l’accordo tra i soci di Alitalia-Cai sul finanziamento della società in crisi di liquidità. La questione è stata rinviata al prossimo consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera italiana previsto per la prossima settimana (giovedì 14 febbraio). Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale nei giorni scorsi in quella sede potrebbe arrivare il via libera a un prestito di circa 150 milioni di euro.