Notizie Notizie Italia Anima: titolo su di giri con utili, raccolta e buyback. Il ceo parla di Kairos

Anima: titolo su di giri con utili, raccolta e buyback. Il ceo parla di Kairos

2 Agosto 2023 15:56

Titolo Anima corre a Piazza Affari, sfiora +8% post conti, numeri raccolta netta luglio e buyback. Focus sulle parole del ceo Alessandro Melzi d’Eril, che conferma rumor su Kairos.

Boom di buy sul titolo Anima: le azioni del più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia scattano sul Ftse Mib sfiorando nei massimi intraday un guadagno pari a +8% e confermandosi così tra i titoli migliori delle società a media capitalizzazione.

Il titolo Anima brinda a una carrellata di notizie, che vedono in primo piano la pubblicazione dei risultati di bilancio del primo semestre del 2023, le dichiarazioni a commento dei conti del numero uno, il ceo Alessandro Melzi d’Eril, i numeri sulla raccolta e sulle masse gestite del mese di luglio e l’annuncio di un piano di buyback, fino a 30 milioni di euro, sulla base dell’autorizzazione arrivata dall’assemblea degli azionisti il 21 marzo 2023.

Focus sulle parole del ceo Melzi d’Eril che, stando a quanto riportato da Radiocor Il Sole 24 Ore, ha detto che il gruppo di risparmio gestito è pronto a considerare eventuali operazioni straordinarie, per crescere sia nel business tradizionale della gestione del risparmio, sia nel mondo degli investimenti alternative, come dimostrato dalla recente acquisizione di Castello Sgr.

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L’AD ha confermato tra l’altro le indiscrezioni relative a un possibile interesse di Anima nei confronti di Kairos, affermando a Radiocor che “Kairos a noi piace industrialmente, ci potrebbe interessare”.

Il gruppo Kairos, controllato dal colosso svizzero del private banking Julius Baer  e attivo nel settore dell’asset management (fondi comuni di investimento e SICAV) e del wealth management è stato definito dal manager “interessante per Anima perchè è un bel brand, ha delle competenze gestorie interessanti e alla fine è qualcosa che potrebbe essere complementare a noi industrialmente”.

Anima: i numeri dell’utile netto e della raccolta del I semestre 2023

Riguardo ai numeri dei conti di Anima, relativi al primo semestre del 2023, l’utile ante imposte ha raggiunto i 94,5 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 92,9 milioni di euro del primo semestre del 2022, mentre l’utile netto si è attestato a 63,2 milioni di euro, in rialzo del 6% rispetto ai 59,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è ammontato a 78,8 milioni di euro, stabile rispetto ai 78,6 milioni di euro del primo semestre del 2022.

La raccolta netta del primo semestre dell’anno è stata negativa per 0,2 miliardi di euro (al netto delle deleghe assicurative di Ramo I), mentre il totale delle masse gestite è risultato pari a circa 185 miliardi di euro alla fine di giugno.

Le commissioni nette di gestione sono state pari a 140,6 milioni di euro (-5% rispetto ai 147,8 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno), mentre le commissioni di incentivo sono state pari a 2,0 milioni di euro (in calo rispetto ai 7,0 milioni di euro del primo semestre del 2022).

Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali di Anima sono stati pari a 162,4 milioni di euro (in calo del 7% su base annua), mentre i costi operativi ordinari si sono attestati a 45,9 milioni di euro, in crescita del 8% rispetto ai 42,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2022.

Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo da questi ultimi le commissioni di incentivo) si è attestato al 28,2%.

Il ceo Alessandro Melzi d’Eril commenta i conti. Il piano di buyback

Così ha commentato la semestrale il numero uno di Anima, Alessandro Melzi d’Eril :

“Un altro trimestre di grande solidità per il Gruppo Anima che continua a generare importanti flussi di cassa e che nel periodo ha anche deciso di rimborsare anticipatamente il debito bancario, senza che questo intacchi minimamente la flessibilità e reattività per possibili operazioni di M&A, e senza variare la consuetudine degli ultimi anni in tema di generosi ritorni per gli azionisti sotto forma di dividendi ordinari e buyback”.

Il ceo ha continuato, affermando che “la seconda parte dell’anno si apre con l’ingresso nel perimetro di Castello SGR, una realtà nel mondo degli alternativi che ben si presta, per la sua storia e grazie al suo management, a replicare il successo di Anima, con un mix di crescita organica e per linee esterne, anche in un settore caratterizzato da una elevata frammentazione degli operatori”.

Per quanto riguarda l’annuncio sul piano di buyback, Anima ha reso noto con un comunicato che gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati, per il tramite di un intermediario abilitato, secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla delibera assembleare, per un controvalore massimo pari a €30 milioni, entro il 31 ottobre 2023 (salvo proroga finalizzata al completamento degli acquisti fino a concorrenza del controvalore massimo).

Il gruppo ha ricordato che l’ultimo prezzo di chiusura delle azioni della società, registrato in data 1° agosto 2023, è stato pari a 3,512 euro e che dunque, “a tale prezzo, il numero massimo di azioni che potrebbe essere acquistato sarebbe di circa 8,5 milioni, pari al 2,6% circa del capitale sociale”.

La società ha sottolineato che alla data del presente comunicato, dunque alla data di oggi, 2 agosto 2023, detiene 5.034.034 azioni proprie, pari al 1,52% del capitale sociale alla medesima data.

I numeri della raccolta netta di luglio

Anima ha annunciato che la raccolta netta di risparmio gestito del gruppo, relativa al mese di luglio, è stata positiva per 531 milioni di euro e che alla fine del mese le masse gestite complessivamente si sono attestate a 190 miliardi di euro circa.

Il gruppo ha precisato che “il dato comprende il consolidamento degli attivi in gestione di Castello SGR per 3,9 miliardi di euro”.

Così, ancora, il ceo Alessandro Melzi d’Eril:

Prosegue ed accelera la domanda di nuove soluzioni a reddito fisso contraddistinte da portafogli con una significativa componente di titoli governativi, in particolare italiani, con un livello di rendimento decisamente attrattivo e ben diversificati per scadenza e altre caratteristiche”.