Anima corre con +5%, grandi manovre BPM, Poste e CdP per creare terzo polo risparmio
Boom a Piazza Affari per il titolo Anima, che scatta del 5% dopo le indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, relative alla creazione di un terzo polo italiano del risparmio gestito. Polo che nascerebbe attraverso “grandi manovre”, alle spalle di Generali ed Eurizon e non lontano da Pioneer-Amundi.
Protagonisti Anima Sgr, attorno a cui andrebbero a confluire altri asset. Il risultato dell’aggregazione sarebbe un soggetto da 170 miliardi di masse amministrate.
Indiscrezioni parlano di un riassetto che avverrebbe in tre mosse e che prenderebbe il via già nelle prossime settimane, attraverso il coinvolgimento di Banco BPM (il cui titolo oggi si conferma tra i migliori del Ftse Mib) e Poste Italiane.
Un “ruolo centrale”, come spiega il Sole 24 Ore, lo avrebbe inoltre Cassa Depositi e Prestiti, che sarebbe comunque coinvolta, in quanto primo azionista di Poste Italiane, con una quota del 35%, ma il cui ingresso darebbe “un’ulteriore valenza politico-strategica all’operazione”, dopo la sconfitta su Pioneer, che è andata a finire ad Amundi.
Il riassetto avverrebbe in tre fasi.
- Con il primo step, Banco BPM venderebbe ad Anima la controllata Aletti Gestielle ricevendo in cambio una liquidazione cash. Con l’accordo, la terza banca italiana nata dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, prolungherebbe comunque l’impegno distributivo: fattore che permetterebbe ad Anima – di cui Banco BPM ha ereditato il 15% che prima era di BPM – di continuare a beneficiare della rete dell’istituto. A tal proposto, Anima potrebbe presentare un’offerta a Banco BPM per l’acquisizione di Aletti Gestielle, già nella giornata di oggi: in calendario è infatti la riunione delcda di Anima, che potrebbe secondo gli analisti proporre l’acquisto di Aletti per un valore di 650 e 700 milioni. Tale somma permetterebbe a Banco BPM, secondo gli analisti di Intermonte, di beneficiare di un impatto positivo di 60 punti base sui ratios patrimoniali.
- Anima confermerebbe poi la natura di polo aggregante rilevando anche BancoPosta Fondi di Poste Italiane: in questo modo il valore degli asset gestiti salirebbe per l’appunto a 170 miliardi di euro, raddoppiando il valore delle masse gestite da Anima Standalone, pari a 75,1 miliardi. Sarebbe questa la seconda fase: dopo aver rilevato Aletti Gestielle, Anima potrebbe attrarre nella sua orbita, verso la fine del 2017, anche BancoPosta Fondi. Le masse gestite da Anima e da BancoPosta salirebbero a 151,995 miliardi e a 169,195 miliardi con quelle di Aletti.
- Riguardo al ruolo della Cassa Depositi e Prestiti, Il Sole ha fatto notare come un interesse a entrare nel settore dell’asset management fosse stato confermato già a fine 2016, “quando Cdp aveva costituito una società veicolo controllata all’80% da Poste e per il resto dalla Cassa per rilevare Pioneer insieme ad Anima”. E’ dunque “probabile che, nel riassetto di Anima post conferimento di BancoPosta Fondi Poste italiane, che salirebbe dal 10,3% al 24,9% di questo polo del risparmio, ne ceda una quota a Cdp del 10-15%“.
Il quotidiano scrive infine che il “nuovo polo dovrebbe avere una capitalizzazione tra i 3 e 4 miliardi (1,97 miliardi quella attuale di Anima).