Notizie Notizie Italia Ermotti (UBS) su banche venete e Mps: aiuti Stato? Inevitabili a causa del bail-in (VIDEO)

Ermotti (UBS) su banche venete e Mps: aiuti Stato? Inevitabili a causa del bail-in (VIDEO)

10 Luglio 2017 11:38

Sergio Ermotti, amministratore delegato di UBS, ha le idee ben chiare sul bail-in e su come sono andate le cose con Mps e le banche venete.

“No, (i salvataggi di Stato) non si sarebbero dovuti verificare, ma si è trattato di qualcosa quasi di inevitabile, se si considera il fatto che i bond che sarebbero stati coinvolti con il bail-in, bond così altamente rischiosi… erano stati venduti a investitori retail”.

Mps salvata con lo strumento della ricapitalizzazione precauzionale, ovvero con gli aiuti di Stato. Banche venete salvate con l’acquisto, da parte di Intesa SanPaolo, delle loro attività performanti, al prezzo simbolico di 1 euro, e con il carico di asset non performanti che è stato rilevato dallo Stato: con un costo che potrebbe salire fino a 17 miliardi di euro. Dov’è finito il bail-in? E’ la domanda martellante rimbalzata ovunque, nelle ultime settimane, di pari passo con l’accusa, all’Italia, di aggirare la normativa europea.

Ermotti ha spiegato il fenomeno, affermando che il regime del bail-in comporta inevitabilmente rischi politici, soprattutto in Italia, dove i bond emessi dalle banche sono un asset popolare tra gli investitori retail.

“Penso che, introdurre le regole del bail-in qualche anno fa sia stata una decisione sbagliata”, ha sottolineato il manager, aggiungendo tuttavia che il caso (delle banche venete) si sarebbe potuto evitare se non fosse stato deciso di piazzare obbligazioni molto rischiose presso gli investitori retail”.

Ancora Ermotti:

“E’ davvero importante prestare molta attenzione nel momento in cui si piazzano bond; questo, per assicurarsi che la gente comprenda i rischi che si assume. A mio avviso, questo tipo di strumenti non dovrebbe mai essere piazzato presso gli investitori retail”.