Ancora vendite sulle Borse asiatiche: si profila lo spettro recessione
E’ proseguita anche questa notte l’ondata di vendite che, con una regolarità disarmante, sta affossando le Borse di tutto il mondo. Dopo il pesantissimo calo registrato ieri sera a Wall Street è ora la volta delle Piazze asiatiche che si avviano a terminare la giornata in netto calo anche se, proprio nell’ultima ora di contrattazioni, si sono registrati dei timidi segnali di ripresa. Pesanti flessioni si registrano a Seoul, -3,15%, Manila -4,02%, Jakarta -2,7%, Bombay -0,62%, Taiwan -0,8%, Tokyo -1,6% e Kuala Lumpur -3,6%. Recupero in atto invece a Shanghai +0,4% e Sydney che ha terminato la giornata in progresso dell’1,22%.
Il tema dominante delle ultime ore è legato alla tenuta dell’economia americana. Dopo il declassamento di Standard & Poor’s si prospetta lo spettro recessione per la prima economia su scala mondiale. Un evento confermato dalle più recenti statistiche macroeconomiche rilasciate nelle ultime giornate e che ricorda, per molti aspetti, la crisi del 2008.
Non hanno avuto l’effetto desiderato le dichiarazioni rilasciate ieri sera dal Presidente Usa Barack Obama. Nel suo intervento per rassicurare i mercati il presidente ha sottolineato che “nonostante quello che afferma qualche agenzia, gli Usa rimarranno sempre un Paese da tripla A”. Un discorso che non ha per nulla convinto i mercati che non a caso hanno chiuso ieri sera registrando la peggior performance giornaliera da oltre 3 anni. Nelle ultime 3 sedute di Borsa Wall Street ha perso oltre 9 punti percentuali; pesantissimo l’andamento dei titoli tecnologici con il Nasdaq che solo ieri ha lasciato sul campo quasi il 7%.
Non hanno avuto l’effetto desiderato le dichiarazioni rilasciate ieri sera dal Presidente Usa Barack Obama. Nel suo intervento per rassicurare i mercati il presidente ha sottolineato che “nonostante quello che afferma qualche agenzia, gli Usa rimarranno sempre un Paese da tripla A”. Un discorso che non ha per nulla convinto i mercati che non a caso hanno chiuso ieri sera registrando la peggior performance giornaliera da oltre 3 anni. Nelle ultime 3 sedute di Borsa Wall Street ha perso oltre 9 punti percentuali; pesantissimo l’andamento dei titoli tecnologici con il Nasdaq che solo ieri ha lasciato sul campo quasi il 7%.
Osservata speciale in Europa rimane l’Italia. Dopo il calo record registrato ieri dallo spread tra Btp e Bund tedeschi, si guarda con crescente apprensione alla prossima asta di Bot in agenda, salvo rinvii dell’ultimo minuto, domani. I 6,5 miliardi in asta rappresenteranno un valido termometro per capire se la febbre alimentata dagli speculatori nelle ultime settimane rappresenta un male curabile o se siamo alla vigilia di imminenti nuovi rialzi dei rendimenti. Solo ieri il differenziale con i titoli di stato tedeschi è crollato di oltre 70 punti, merito dell’intervento della Bce che secondo alcuni operatori di mercato sarebbe intervenuta acquistando titoli per oltre 7,5 miliardi di euro.