E’ ancora tregua armata in Borsa: listini europei avviano la seduta in rialzo
Si svegliano ben intonate le Borse continentali anche questa mattina dopo la buona prova della vigilia. La possibilità che la Bce prosegua con gli acquisti titoli di stato europei ha fatto scendere l’indice Vix sulla volatilità, anche chiamato indice della paura. Londra sale dello 0,60% mentre Parigi cresce dello 0,44%. In guadagno anche Francoforte (+0,30%). E il buon tempo ritrovato in Europa sostiene anche le Borse asiatiche, che hanno firmato la migliore seduta dell’ultimo mese. L’indice Msci Asia Pacific index è salito di un punto percentuale e mezzo, con Tokyo in salute anche grazie al rialzo del dollaro, che facilita le esportazioni giapponesi.
Bene anche Seul e Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa. E’ grande l’attesa che sta accompagnando la riunione della Bce programmata per oggi. “La situazione dei mercati resta fragile e i persistenti rischi di nuove tensioni rendono necessaria un’exit strategy prudente e graduale dalle misure anticrisi”. Ha avvertito ieri il commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia, spiegando la decisione presa dall’esecutivo europeo di prolungare a tutto il 2011 il regime speciale per la concessione di aiuti di Stato alle banche in gravi difficoltà.
Si tratta delle regole straordinarie e temporanee varate da Bruxelles dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel 2008, con l’obiettivo di facilitare le numerose operazioni di salvataggio bancario da parte dei governi europei. Regole grazie alle quali in due anni – dall’ottobre 2008 all’ottobre 2010 – sono stati erogati al settore finanziario oltre 4.500 miliardi di euro. Dei 4.588 miliardi di euro erogati in due anni al sistema bancario europeo sotto il regime speciale per gli aiuti di Stato, poco più di 1.000 miliadi sono stati utilizzato nel 2009, 957 miliardi nel 2008. Il 75% delle misure di sostegno consiste in prestiti o garanzie statali, il 12% in ricapitalizzazioni e il 12% in salvataggio di asset deteriorati.
I primi beneficiari sono le banche inglesi con 850 miliardi, seguite da quelle irlandesi con 723 miliardi, le danesi con 599 miliardi, le tedesche con 592 miliardi, le francesi con 351 miliardi e le spagnole con 334 miliardi. Le banche italiane hanno beneficiato di 20 miliardi. Oggi Trichet detterà l’agenda per sostenere l’Europa dalle avvisaglie della nuova tempesta del debito sovrano. L’ipotesi di un possibile aumento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) a sostegno del fondo salva stati dell’area euro potrebbe non fare quadro. Come ha annunciato un responsabile dell’amministrazione americana un impegno supplementare non è un tema in discussione al momento.
Molto probabilmente è invece in programma l’estensione del programma di acquisto di bond dei paesi periferici di Eurolandia da parte della Bce. Il secondo round delle misure verrà annunciato oggi. Soprattutto secondo le ultime voci sui mercati l’Eurotower potrebbe decidere di seguire le orme della Federal Reserve, comprando titoli e riversando la liquidità sui mercati.
“Le nostra view rialzista sui prezzi del petrolio e sui margini di raffinazione supporta le prospettive di una crescita annua degli utili nell’ordine del 21% fino al 2012”. Segnalano gli analisti di Goldman Sachs nel report uscito oggi. “Ci aspettiamo che la forte crescita della domanda globale di petrolio a livello mondiale e la produzione incrementino l’appetito per le forniture Opec, incrementino i prezzi di petrolio da 100 dollari al barile a 110 dollari al barile per il 2011/ 2012”. Prospettive che a loro avviso si rifletteranno in una crescita degli utili per le società che operano nel comparto.