Notizie Notizie Mondo Bye bye exit strategy: per la Bce si prospetta un ruolo da Fed per difendere l’Europa

Bye bye exit strategy: per la Bce si prospetta un ruolo da Fed per difendere l’Europa

2 Dicembre 2010 07:40

Appesi alle parole di Trichet. E’ la speranza che la Bce si ponga come baluardo per difendere l’Eurozona dalla tempesta del debito sovrano e dalla prospettiva di un effetto domino fra i Paesi europei che ha dato ossigeno alle Borse. Dall’Europa agli Stati Uniti, toccando anche i listini dell’area asiatica, i mercati si sono concessi una tregua, aspettando il consiglio direttivo dell’Eurotower in programma oggi. Il mercato di Tokyo questa mattina ha preso il volo, chiudendo a +1,81%, ossia ricalcando il rally andato in onda a Wall Street, legato alle buone notizie giunte dall’Europa e dall’occupazione americana. L’indice Nikkei si è riportato sui massimi degli ultimi 5 mesi, superando quota 10.000, fino a 10.168,52 punti.


Il buon andamento dell’asta di titoli di Stato portoghesi, il balzo delle vendite al dettaglio tedesche e dell’attività manifatturiera britannica hanno dato ulteriore slancio ai mercati continentali che, non da ultimo, hanno beneficiato anche delle indiscrezioni secondo cui gli Stati Uniti preoccupati della crisi dei debiti sovrani che gela l’Europa, sarebbero disposti a un ampliamento del fondo salva-stati europeo con il Fondo monetario internazionale. Si parla di raddoppiare le munizioni, fino a portarle alla cifra da capogiro di 1.500 miliardi.


Ma è soprattutto la prospettiva che la Bce prosegua gli acquisti titoli di stato europei a mettere all’angolo gli speculatori. Almeno per una giornata. E oggi non è esclusa una replica. I riflettori sono pronti: sono tutti puntati sulla riunione della Bce. Secondo il tam tam di Borsa l’Eurotower traccerà la muraglia a difesa dell’Unione europea, dando prova di coesione e prontezza a nuove misure. Il presidente dalla Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, ieri, ha già dato un assaggio: ha invitato i mercati a non sottovalutare la determinazione dei governi contro la crisi. C’è chi legge in queste dichiarazioni un accenno velato alla possibilità di nuove misure.


Ha preso sempre più quota nelle ultime ore che il consiglio direttivo di oggi, di fronte all’escalation della crisi, farà slittare la exit strategy. Delle misure d’emergenza adottate dopo il collasso di Lehman Brothers, la Bce ha già rimosso la liquidità illimitata a 12 e sei mesi, e il prossimo passo, che molti attendevano per oggi, sarebbe dovuto passare per le aste a tre mesi. Ma è un’ipotesi che negli ultimi giorni si è allontanata sempre di più. Ieri nelle sale operative segnalavano che Francoforte stesse acquistando bond portoghesi e irlandesi. Una strategia che ha permesso alle Borse di reggere. E c’è chi azzarda che l’Eurotower finirà per ricalcare le orme della Fed: acquistare bond immettendo denaro fresco nel sistema, senza sterilizzarlo.


Eliminare tout court quelle misure “straordinarie” potrebbe essere in questo momento molto pericoloso, soprattutto destabilizzante: lascerebbe, infatti, le sole aste mensili e settimanali a disposizione di un sistema bancario che in Spagna, Portogallo, Grecia è fortemente dipendente dalla liquidità erogata al Bancomat della Bce. Più probabile, segnalano gli analisti, è l’annuncio di una sola asta in più a tre mesi, che si terrà con molta probabilità a gennaio.