Notizie Notizie Mondo E’ ancora braccio di ferro fra Francia e Germania su come affrontare la crisi

E’ ancora braccio di ferro fra Francia e Germania su come affrontare la crisi

27 Dicembre 2010 07:13

Le favole tornano di moda, il periodo è quello giusto, ma la storia della crisi del debito sovrano che ha tenuto in pugno l’Europa è ancora ben lontana dal poter raccontare un lieto fine. Al di à dei commenti di unità di facciata, è lungo l’asse Parigi-Berlino che si gioca la più delicata fase della strategia per traghettare il Vecchio Continente fuori dall’escalation della crisi.  E’ il rinnovo del fondo di stabilità europea il terreno di scontro principale: è un’occasione che sta diventando sempre più un braccio di ferro fra Parigi, che vuole un’unione di bilancio più forte, e Berlino che frena e promuove un fondo di stabilità europeo.

 

La Germania, come osservato qualche giorno da un articolo pubblicato dal Suddeutsche Zeitung, ha preparato un documento di lavoro che punta a un Fondo europeo di stabilità e crescita da sostituire all’attuale fondo salva-Stati, quando questo scadrà nel 2013. Un piano che ristabilirebbe l’indipendenza della Banca centrale europea affidando al Fondo, e non alla Bce, l’onere degli acquisti di titoli di Stato europei in caso d’emergenza.

Anche se in maniera ancora ufficiale starebbe prendendo così forma il meccanismo permanente d’emergenza post-2013 che ha in mente la Germania. E’ ancora nein quindi da Frau Merkel a quella cooperazione rafforzata sui bilanci fra gli Stati membri dell’Unione europea, ipotesi che continua ad essere sponsorizzata dal ministro dell’Economia francese Christine Lagarde e che a Berlino evoca lo spettro di un sostegno finanziario degli Stati europei riconosciuto dai trattati. Quella di un governo economico europeo è una cattiva idea e non rappresenta un buon progetto, ecco come l’ha bollata il ministro dell’Economia Rainer Bruederle.


Secondo diversi osservatori la crisi del debito non lascerà scampo alle baruffe: costringerà l’Unione europea ad affiancare all’unione monetaria una graduale unione di bilancio. La Francia ha un’occasione d’oro: il prossimo anno presiederà il G20, ossia il vertice dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali delle venti principali economie mondiali il 18 e 19 febbraio prossimo a Parigi. Lagarde dovrà convincere della bontà del suo progetto Berlino, sempre di più motore economico d’Europa che ha tutto da perdere da una simile ipotesi.

 

Un primo round tra Lagarde e il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble era atteso venerdì. I due si sarebbero dovuti vedere, per un meeting amichevole, a Strasburgo, dove Schauble si trova in vacanza per le festività natalizie. Ma ci si è messa di mezzo la neve: il vertice informale è saltato per maltempo.