Notizie Notizie Italia Anche l’Italia stringe la cinghia: pronta manovra da 24 mld, oggi il via libera

Anche l’Italia stringe la cinghia: pronta manovra da 24 mld, oggi il via libera

25 Maggio 2010 08:20

Si prospettano tempi duri anche per l’Italia. All’indomani dell’annuncio del piano di tagli da parte delle due più importanti economie del Vecchio continente, la Germania e la Gran Bretagna, la Penisola tricolore si prepara ad annunciare una manovra economica da 24 miliardi di euro. “Una serie di sacrifici molto pesanti, molto duri, che siamo costretti a prendere, spero in maniera provvisoria, per salvare il nostro Paese dal rischio Grecia”. Così viene descritto il piano straordinario da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, facendo intuire la portata dell’operazione.


Nel dettaglio, la manovra che dovrebbe assicurare la stabilità finanziaria dell’Italia prevede di raccogliere circa 24 miliardi di euro in due anni: 12 nel 2011 e altrettanti nel 2012. Una cifra che verrà rastrellata attraverso tagli alla spesa pubblica (alle amministrazioni e al pubblico impiego) e misure più aspre contro l’evasione fiscale. Mentre è ancora da definire la regolamentazione delle unità immobiliari non accatastate. Ancora non si conoscono i dettagli della manovra (il suo valore complessivo potrebbe essere ritoccato fino all’ultimo). C’è tempo fino a oggi pomeriggio per discutere e stabilire dove e quanto tagliare. Alle sei infatti il Consiglio dei ministri dovrebbe annunciare il via libera al decreto.


Secondo quanto si è appreso finora, verrà operato un taglio del 10% ai ministeri, con l’eliminazione di alcuni enti. Scure anche su Regioni e Comuni. Per quanto riguarda il mondo politico, verrà ridotto lo stipendio del 10% a ministri e sottosegretari non parlamentari (ma solo per la parte eccedente gli 80mila euro l’anno). E una sforbiciata potrebbe riguardare anche i top manager italiani, con l’introduzione di una aliquota addizionale del 10% su stock option e bonus, mentre per i dipendenti pubblici dovrebbe arrivare il blocco degli stipendi fino al 2013.


La sanità vedrà comprimersi la spesa farmaceutica mentre su eventuali ticket la decisione finale spetterà alle singole Regioni. Sul fronte previdenza, si prevede l’innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per ricevere l’assegno (da 74 all’80%). Mentre per le pensioni si riducono le possibilità di uscita: chi vorrà andare in pensione di vecchiaia non avrà più a disposizione quattro finestre in un anno, bensì avrà una sola finestra “mobile”, con un ritardo di sei mesi.


Una manovra necessaria e sollecitata anche dal Fondo monetario internazionale che ha avvertito “l’Italia è vulnerabile”. Ieri l’organismo internazionale ha confermato le stime di crescita:  l’economia italiana nel 2010 metterà a segno un rialzo dello 0,8%, che dovrebbe salire all’1,2% nel 2011 e all’1,5% nel 2012. Nell’esercizio corrente, il rapporto debito/Pil è atteso al 118,6% (120,5% nel 2011 e al 121,6% nel 2012) e il deficit/Pil si dovrebbe attestare al 5,2% (4,9% nel 2011 e nel 2012). Mentre l’Abi (Associazione bancaria italiana) ha concordato sul fatto che il 2010 sarà un anno difficile ma ha anche ribadito che gli istituti di credito tricolori sono solidi.