Amazon alla ricerca di conferme, la situazione sul titolo in attesa della trimestrale
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Amazon ha attirato nuovamente l’attenzione degli investitori, non solo per il suo ruolo dominante nel settore dell’e-commerce e dei servizi cloud, ma anche per la sua performance deludente nel Dow Jones Industrial Average. A poche settimane dalla pubblicazione dei dati trimestrali previsti per la fine di gennaio, il titolo continua a mostrare segnali contrastanti perdendo quasi il 5% dai massimi storici dello scorso dicembre, alimentando le incertezze di una concorrenza sempre più attenta.
In attesa della trimestrale, ecco i driver da monitorare
Nel 2024, Amazon si è confermata come una delle aziende trainanti nell’innovazione, in particolare grazie ai risultati di AWS (Amazon Web Services), il motore che ha trainato la crescita specialmente a seguito del periodo Covid. Nonostante i risultati resilienti sul confronto infrannuale, la concorrenza crescente da parte di Microsoft Azure e Google Cloud, che hanno progressivamente eroso quote di mercato, ha attirato l’attenzione di molti analisti. Inoltre, il settore retail, pur rimanendo un solido driver per la crescita, è stato colpito dall’aumento dei costi operativi e da una contrazione dei margini, complice l’inflazione che continua a persistere nel panorama mondiale.
Nelle prime sedute di gennaio, Amazon è stato tra i peggiori performer del Dow Jones, contribuendo alla discesa di oltre l’1,9% dell’indice tecnologico Nasdaq. Gli analisti attribuiscono questa debolezza a una combinazione di fattori, quali l’incertezza economica generale, una guidance prudente per il trimestre in corso ed una crescente preoccupazione per le dinamiche competitive nei segmenti core dell’azienda.
La prossima pubblicazione dei conti del trimestre prevista per fine mese avrà quindi un grosso rilievo per gli addetti ai lavori, i quali osserveranno con interesse gli sviluppi in termini di intelligenza artificiale (AI), gestione dei costi e crescita delle business unit. Nello specifico, oltre alle principali voci di bilancio, gli occhi saranno puntati sui risultati derivanti da:
- investimenti in AI: Amazon ha annunciato nuovi sviluppi sul fronte AI, con un focus particolare sull’integrazione di modelli generativi nei suoi servizi AWS che dovrebbe contribuire a rafforzare la competitività rispetto ai leader di mercato come Microsoft e Google. Da tale divisione si attendono ricavi stabili a fungere da barometro per la crescita aziendale;
- espansione nel settore healthcare: l’azienda continua ad ampliare il proprio portafoglio di servizi nel settore sanitario, puntando a capitalizzare il trend di digitalizzazione della salute. Questo include iniziative come la piattaforma Amazon Clinic e partnership strategiche con fornitori di dispositivi medici, che nel lungo periodo potranno risultare un elemento chiave di diversificazione dei ricavi;
- ristrutturazione dei costi: Amazon ha intrapreso un piano di riduzione dei costi, che prevede tagli al personale e una maggiore efficienza operativa al fine di contrastare la pressione sui margini in un contesto inflazionistico persistente;
- logistica avanzata: i sistemi di automazione nella supply chain e nei centri di distribuzione continuano ad ottenere feedback positivi, migliorando l’efficienza delle consegne.
Un 2025 che potrebbe risultare la chiave di volta per il futuro della big dell’e-commerce, con un titolo che in borsa continua a crescere ma che necessita di risposte chiare sulle prospettive di crescita, soprattutto in cerca di conferme dai settori retail e cloud.
L’outlook grafico del titolo Amazon
Amazon, dopo un 2024 a suon di record per il titolo quotato al Nasdaq, è in cerca di conferme per continuare la crescita e tornare sui livelli di massimo storico segnati durante il mese di dicembre a $ 233. Il 2025 è cominciato con un po’ di incertezza, con un saliscendi che si mantiene all’interno di un canale correttivo che ha visto perdere poco meno del 5% rispetto ai livelli raggiunti il mese precedente.
A livello grafico il titolo gode di una forte trendline (in blu) di medio e lungo periodo ad inclinazione positiva, a conferma della forza del business aziendale. Tuttavia, la correzione dai massimi storici che sta caratterizzando questa fase di mercato potrebbe non essersi esaurita e sicuramente dei segnali chiarificatori giungeranno con la pubblicazione dei conti dell’ultimo trimestre in arrivo a fine mese.
Il canale discendente generatosi potrebbe ad ogni modo tradursi in un segnale positivo qualora il limite superiore (in bianco) venisse violato e successivamente confermato al rialzo. Questo movimento andrebbe infatti a configurare una bullish flag, pattern di continuazione rialzista, con proiezioni di prezzo in rialzo verso area $ 270, guadagnando un +15% circa rispetto ai massimi precedenti.
Se la configurazione di questa figura venisse invalidata con un movimento al ribasso, attenzione allora ad un protrarsi della correzione con focus sul supporto in area $ 215, il quale, se non dovesse resistere ad un eventuale tentativo di rottura, potrebbe proiettare il prezzo fino ad area $ 200,00. Il supporto chiave in questo scenario diventerebbe poi area $ 188, coincidente con il PoC (Point of Control) del volume profile relativo.
Non si segnalano infine indicazioni di inversione o di conferma del trend dal grafico del RSI a 14 periodi, all’interno del quale l’oscillatore ha tentato la rottura dei supporti dinamici (in verde) e di quello statico (in viola) sebbene al momento sembrano rigettarne il movimento. La palla passa quindi al mercato con appuntamento rimandato al test della trimestrale.