Notizie Notizie Italia Alitalia supera l’esame del Tesoro

Alitalia supera l’esame del Tesoro

18 Marzo 2008 08:31

Ancora una partenza in territorio negativo per Alitalia, che ieri è arrivata a perdere quasi 27  punti percentuali scendendo fino a quota 0,392 euro per azione. Oggi, in avvio di contrattazioni, i titoli della compagnia di bandiera italiana hanno provato a tamponare le perdite rimediate nella seduta di ieri. Ma i buoni propositi sono stati già bloccati: è scattata per le azioni del gruppo di Via della Magliana la sospensione al ribasso (-9,61% a 0,3535 euro).

 

Intanto, la vicenda sulla privatizzazione di Alitalia si arricchisce di una nuova puntata. Anche il Tesoro ieri sera ha dato il via libera alla vendita di Alitalia a Air France-Klm. Oggi in campo scenderanno i sindacati, che incontreranno i vertici del gruppo franco olandese. Ma sono ancora molte le nubi che si addensano nei cieli dell’aerolinea guidata da Maurizio Prato. Tra i più nodi più urgenti da rsciogliere entro il 31 Marzo c’è Malpensa: si attende il passo indietro di Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, che ha promosso una causa da oltre un miliardo contro la compagnia di bandiera italiana. Non una questione di poco conto visto che non fosse risolta i francesi potrebbero pensare alla ritirata.

Dopo l’ok del consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Maurizio Prato, è arrivato, dunque, anche il sì del Governo al termine di una riunione straordinaria e informale (erano solo in 12 dati gli impegni elettorali). Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ha però precisato leggendo una nota che “gli impegni assunti non saranno vincolanti nel caso in cui uno o più soggetti lancino un’offerta pubblica concorrente migliorativa e il ministero l’accetti. Ciò al fine di tutelare i principi di trasparenza e non discriminazione”.


La cessione di Alitalia ad Air France-Klm è costantemente monitorata da Bruxelles. Nell’ambito della vendita di Alitalia il governo dovrà comportarsi come un investitore privato. E’ quseto il monito arrivato dalla Commsione europea. Sotto i riflettori c’è soprattutto la possibilità di un nuovo prestito ponte da 300 milioni euro che potrebbe essere erogato dallo Stato italiano per assicurare la sopravvivenza della compagnia .