Alitalia e sofferenze banche, ora rumor su Creval. Cerberus, il fondo avvoltoio Usa che punta sull’Italia
Il fondo di private equity Cerberus punta sull’Italia? Dopo aver ammesso il proprio interesse a rilevare Alitalia, il gruppo americano starebbe guardando con interesse a Creval: in particolare, al suo ambizioso piano di ristrutturazione che include un aumento di capitale da 700 milioni di euro. In quest’ultimo caso, si tratta di indiscrezioni generiche, da cui non si riesce a capire se Cerberus sia pronto anche a sottoscrivere le nuove azioni del Credito Valtellinese che saranno offerte nell’aumento di capitale.
Altre voci hanno tuttavia snocciolato i soldi che Cerberus sarebbe disposto a mettere sul piatto di Creval: tra i 70 e i 100 milioni di euro, pari a circa il 10% dell’aumento.
Sicuramente, se confermato, l’interesse confermerebbe la scommessa che il colosso sta facendo, in generale, sulle banche europee. E, in particolare, sull’Italia.
E’ proprio di pochi giorni fa la notizia relativa alla decisione di Cerberus di acquistare una partecipazione del 3% di Deutsche Bank, prima banca in Germania, dopo la quota rilevata a luglio in Commerzbank, seconda banca tedesca, pari al 5%. Una mossa, quella su Deutsche Bank, che ha alimentato le speculazioni su una fusione Deutsche Bank-Commerzbank .
Il mondo finanziario europeo era stato già preda del gigante del private equity negli anni precedenti: nel 2016, Cerberus aveva acquistato la banca retail austriaca Bawag PSK, per 3,2 miliardi di euro. Un investimento che ha dato buoni frutti, visto che proprio lo scorso mese Bawag ha raccolto 1,9 miliardi di euro in quella che è stata l’Ipo più grande della storia dell’Austria, che ha valutato l’istituto 4,7 miliardi. Cerberus detiene tuttora una quota significativa nell’istituto.
Ancora, il fondo americano avrebbe presentato un’offerta vincolante per acquistare HSH Nordbank AG, l’istituto di credito tedesco che rimane sotto il controllo dei governi regionali dai tempi della crisi finanziaria.
Noto soprattutto per acquistare i cosiddetti distressed asset, Cerberus ha rilevato nel 2015 13 miliardi di sterline di prestiti e mutui da Northern Rock, banca salvata dal Regno Unito attraverso una operazione di bailout.
Nel 2016 a finire nelle fauci di Cerberus è stata la controllata francese di General Electric attiva nel credito al consumo, che quest’anno è diventata My Money Bank.
Ma Cerberus sta scommettendo anche sull’Italia.
Il suo nome è finito per esempio nella short list per 1 miliardo di euro circa di NPL “Project Rossini” della bad bank REV, quella in cui sono andati a finire i 10,3 miliardi di NPL delle quattro banche Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche.
Tra il 2013 e il 2015 il fondo aveva già acquistato sofferenze di UniCredit per un valore superiore al miliardo e mezzo di euro, e nel 2016, insieme ad Algebris, aveva rilevato un portafoglio di sofferenze per un valore di 450 milioni facenti capo a Bper.
Le operazioni con cui Cerberus rileva gli asset ‘malati’ delle banche italiane rappresentano parte della sua stessa ragion d’essere. Il fondo appartiene infatti alla categoria dei vulture funds, ovvero dei fondi avvoltoio, che puntano prede deboli, distressed asset per l’appunto, o investimenti in difficoltà, al fine di estrarne valore e rivenderli incassando alte plusvalenze.
Tali occasioni sicuramente non mancano nel panorama finanziario italiano dove le banche, alle prese con una regolamentazione della Bce che si appresta a diventare sempre più stringente, stanno velocizzando gli smobilizzi degli NPL, dei crediti deteriorati per l’appunto.
C’è dunque motivo di credere che in Italia ci sia molto pane per i denti di quei fondi avvoltoi che vanno in cerca di distressed asset. Tra gli accordi conclusi dal gigante del private equity, c’è quello che risale allo scorso 28 settembre, quando Banca IFIS ha concluso il suo primo intervento di senior financing in ambito NPL. L’operazione è stata relativa al finanziamento di un portafoglio di crediti nonperforming secured (mutui ipotecari) originati da un gruppo bancario italiano e acquisiti, tramite una società di cartolarizzazione, da L.P., società associata a Cerberus Capital Management e leader negli investimenti alternativi a livello globale.
Ancora Banca IFIS aveva collaborato nel 2015 con il fondo Usa per l’acquisizione di un portafoglio del valore nominale di 1,3 miliardi di euro da MPS.
Cerberus ha mostrato interesse anche per il mercato immobiliare del made in Italy nel 2015, quando acquistò dal fondo Fip per 230 milioni di euro un portafoglio di immobili.