Alibaba -10% a Hong Kong. Niente più spin off cloud per restrizioni chip Usa

Dopo essere crollato a Wall Street il titolo Alibaba affonda anche alla borsa di Hong Kong con un tonfo del 10%.
Il trend segue l’annuncio della Big Tech che, nella giornata di ieri, nelle stesse ore in cui gli esperti di tutto il mondo commentavano il primo incontro faccia a faccia in un anno tra il presidente americano Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping, ha reso nota la decisione di ritirare il piano di spin off previsto per la sua divisione cloud.
Motivo: le difficoltà a procedere con l’operazione di scorporo a causa delle restrizioni che gli Stati Uniti di Biden hanno imposto alle esportazioni di chip Usa verso la Cina.
Titolo Alibaba fa il bis del tonfo: -10% a Wall Street e alla borsa di Hong Kong
Nella giornata di ieri, il titolo Alibaba scambiato a Wall Street ha segnato un tonfo del 10% dopo l’annuncio della Big Tech cinese, quotata anche alla borsa di Hong Kong.
“Riteniamo che uno spin off del Cloud Intelligence Group potrebbe non raggiungere l’effetto desiderato di un rafforzamento del valore degli azionisti”, ha annunciato Alibaba.
Non solo. Il gigante cinese dell’e-commerce ha comunicato anche che il fondo fiduciario del fondatore Jack Ma ha intenzione di ridurre la partecipazione nel capitale, smobilizzando 10 milioni di azioni in contanti per un valore di $870,7 milioni.
La decisione di non procedere più allo spin off della divisione cloud rappresenta per Alibaba un dietrofront significativo rispetto a quel piano che tanto aveva scatenato l’euforia degli investitori verso il titolo: il piano di dividersi in ben sei società, che era stato annunciato alla fine di marzo di quest’anno.
Le sei società in cui Alibaba si sarebbe divisa, in base al piano originale, sarebbero nate dalle divisioni, per l’appunto, di Cloud Intelligence Group, di Taobao Tmall Commerce Group, del Gruppo di servizi locali, di Cainiao Smart Logistics, Global Digital Commerce Group e Digital Media and Entertainment Group.
Una volta separate, i sei gruppi avrebbero potuto andare a caccia di finanziamenti, aveva annunciato il gigante, anche con il lancio di operazioni distinte di Ipo.
Nelle ultime settimane, il gruppo aveva messo un freno ai suoi piani, annunciando la decisione di congelare, per ora, il piano di quotare in Borsa la sua catena di retail Freshippo, “in un momento in cui valutiamo le condizioni di mercato e altri fattori”.
Sembra rimanere in programma, invece, la quotazione della divisione di logistica Cainiao alla borsa di Hong Kong.
Salta in aria piano Ipo unità cloud. Il commento dal mondo degli hedge fund
La delusione dei mercati è evidente.
Un articolo di Reuters ha riportato il commento di Thomas Hayes, presidente dell’hedge fund Great Hill Capital che, in un post pubblicato su X, ha ricordato che “il mercato non ama le sorprese”, aggiungendo che “gli investitori avevano sperato di ricevere azioni separate della divisione del business cloud, sperando che il segmento avrebbe potuto raggiungere multipli più alti in Borsa, grazie al suo potenziale di crescita”.
Gli analisti, nel mese di marzo, avevano d’altronde calcolato che la divisione cloud di Alibaba avrebbe potuto essere valutata tra i 41 e i 60 miliardi di dollari. Va detto tuttavia anche che un attenti era stato lanciato dagli stessi sul rischio, per il piano del gigante tecnologico, di far scattare sull’attenti le autorità di regolamentazione sia americane che cinesi, vista l’immensa quantità di dati che le sue piattaforme gestiscono.
Nella giornata di ieri, Alibaba ha annunciato di aver concluso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto attribuibile agli azionisti pari a 27,7 miliardi di yuan, l’equivalente di 3,8 miliardi di dollari, al di sotto dei 29,7 miliardi di yuan attesi dagli analisti.
Il fatturato ha invece centrato le attese, attestandosi a 224,79 miliardi di yuan, in crescita del 9% su base annua.