Alcoa apre la stagione delle trimestrali battendo le stime
Il colosso americano dell’acciaio Alcoa, come da tradizione, ieri è stato il primo ad aprire la stagione delle trimestrali dopo l’after market. E lo ha fatto presentando conti del secondo trimestre in calo a causa della discesa dei prezzi dell’alluminio, ma oltre le stime degli analisti. Il profitto della società si è infatti attestato a 6 centesimi per azione, contro i 32 dello stesso periodo dell’anno scorso e i 5 centesimi stimati dagli esperti interpellati da Bloomberg. Il risultato si intende al netto di spese straordinarie come quelle da sostenere per una causa legale riguardante Aluminium Bahrain. Considerate queste spese, la perdita è di 2 milioni di dollari contro l’utile di 322 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso anno. In calo del 9,4% le vendite, a 5,96 miliardi di dollari, anche queste oltre gli stimati 5,81 miliardi. le prospettive sono però buone: secondo il Ceo Klaus Kleinfield, la domanda di alluminio dovrebbe crescere del 7% quest’anno grazie alla maggiore produzione globale di automobili.
Altri risultati sono in arrivo in settimana dalle società americane, in particolare venerdì sono attesi i numeri trimestrali di Google, Wells Fargo e JPMorgan. Cresce l’attesa per i conti del colosso bancario guidato da Jamie Dimon dopo che a fine giugno il New York Times, citando una proiezione interna effettuata dalla banca americana, ha riportato che le perdite finali sui derivati di JPMorgan potrebbero raggiungere la cifra ‘monstre’ di 9 miliardi di dollari a seguito dello scandalo scoppiato a maggio.
Ma cosa ci comunicherà la corporate Usa in questa nuova tornata di risultati finanziari? Secondo IG Markets Italy “i conti del secondo trimestre non dovrebbero essere brillanti visto il rallentamento dei consumi negli Usa e i recenti dati macro”. Un primo campanello d’allarme sui cui riflettere sono i profit warning annunciati nel corso dell’ultime settimane da decine di società a stelle e strisce. Tra queste Ford e Texas Instruments che hanno fatto sapere che gli utili saranno inferiori alle attese a causa del rallentamento della domanda globale da parte dei consumatori a livello mondiale, in particolare in Europa.