Spagna: rendimento Bonos arriva al 7,1%, Bruxelles verso proroga di un anno obiettivi deficit
A Madrid potrebbe quindi essere concesso un anno in più di tempo per riportare il deficit sotto il 3%. Secondo le ultime indiscrezioni riportate dalle principali agenzie stampa, per venire incontro al Paese iberico alle prese con la crisi del settore bancario e con la recessione, le nuove tappe di rientro del deficit prospettate da Bruxelles sarebbero meno forzate. Il rapporto deficit/Pil dovrà scendere sotto il 3% non più nel 2013 ma nel 2014, con obiettivo 6,3% quest’anno, 4,5% il prossimo e 2,8% a fine 2014. Questa la proposta che andrà con ogni probabilità al vaglio della riunione di domani dell’Ecofin.
La Spagna aveva già rivisto il proprio obiettivo di deficit per quest’anno al 5,8% dal 5,3% indicato in precedenza e si è impegnata a varare nuove misure per ridurre il proprio disavanzo pubblico. Il Paese iberico aveva archiviato il 2011 con un deficit all’8,9% del Pil. Spagna che nei prossimi giorni dovrebbe annunciare ulteriori misure volte a far rientrare il deficit di bilancio sia attraverso tagli alla spesa che con l’aumento delle tasse.
Rendimenti Bonos oltre il 7%, è di nuovo corsa al Bund
Intanto si accennano solo parzialmente le tensioni sul fronte obbligazionario. Il rendimento del bond decennale iberico è tornato oggi sopra la soglia critica del 7% arrivando fino a quota 7,10% per poi ritracciare leggermente nel primo pomeriggio a quota 6,93%. Parallelamente sul mercato si sta intensificando la corsa verso il Bund tedesco che torna ad avvicinarsi ai massimi toccati il mese scorso. Il rendimento del decennale tedesco è sceso all’1,31%, mentre quello sui titoli a 2 anni viaggia da venerdì scorso in territorio negativo.
Oggi la Bundesbank ha annunciato che sono stati collocati 3,29 miliardi di euro di titoli semestrali ad un rendimento negativo, nuovo minimo storico. Il tasso a cui sono stati allocati risulta negativo dello 0,034% rispetto a quello lievemente positivo dello 0,007% nell’asta tenuta l’11 giugno scorso. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 1,7 volte, contro le 1,2 volte del precedente collocamento.