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Alberto Nagel sulle sfide per l’Italia

27 Gennaio 2022 10:11

Alberto Nagel sulle sfide per l’Italia: Next Generation EU, PNRR e criteri ESG

A colloquio con il Financial Times, Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha individuato nell’attuazione di alcune riforme strutturali, la ricetta per la crescita economica dell’Italia. Interventi che devono mirare a un efficiente utilizzo delle risorse in arrivo dall’Europa evitando il rischio di statalismo e favorendo al contrario un ecosistema business friendly.

Alberto Nagel spiega, infatti, che si deve procedere con le riforme e con l’attuazione del PNRR perchè “Il fondo per la ripresa può essere un gamechanger in termini di ulteriore crescita economica, – afferma Alberto Nagel – che è particolarmente significativa per un paese indebitato.”

Aberto Nagel ha individuato nella concorrenza, nella giustizia e nella pubblica amministrazione gli ambiti su cui intervenire per favorire lo sviluppo del Paese e uscire dall’angolo di un alto debito associato a una bassa crescita.

 

Alberto Nagel sull’evoluzione della corporate governance in Italia

L’AD di Mediobanca è intervenuto anche sulla situazione della corporate governance in Italia e lo ha fatto allargando lo sguardo a quanto succede sui mercati internazionali: “Ci sono una serie di importanti decisioni imminenti che saranno un test per la maturità del capitalismo italiano. È di fondamentale importanza che l’Italia si metta al passo con le pratiche di governance auspicate dai mercati internazionali per rendere il paese più attraente per gli investimenti”.

Anche le polemiche che in questo periodo interessano la governance di Assicurazioni Generali, per fare un esempio delle decisioni imminenti citate da Nagel, devono essere inquadrate nel contesto più ampio delle prassi adottate sui mercati internazionali. E qui i dati parlano chiaro: la facoltà di rinnovare il Cda tramite una lista presentata dal Cda uscente infatti è adottata da 45 delle 50 società componenti l’indice Euro Stoxx 50, l’indice che riunisce le 50 società europee a maggior capitalizzazione. Una constatazione che assume contorni più chiari se si considera che su 5 società che ancora non adottano questa prassi, 3 sono italiane.

A proposito della quota detenuta da Mediobanca in Generali Alberto Nagel ha dichiarato che ”L’investimento in Generali dà un contributo apprezzabile ai nostri obiettivi finanziari e ha un rendimento nettamente superiore al nostro costo del capitale”.

 

Alberto Nagel e la trasformazione di Mediobanca: wealth management e ESG

Dal suo ingresso in Mediobanca Alberto Nagel ha avuto il merito, sottolinea il Financial Times, di aver guidato la trasformazione e l’innovazione avvenuta negli ultimi anni, riducendo le partecipazioni incrociate e sviluppando il business del wealth management. Una trasformazione che ha incrementato i proventi da commissione e spinto i ricavi al record di 2,6 miliardi di euro a giugno 2021.

Lo sviluppo del wealth management non è l’unica svolta impressa da Alberto Nagel all’Istituto di Piazzetta Cuccia. Una forte accelerazione è stata impressa anche sul terreno delle tematiche ESG. Un focus che ha trovato concreta applicazione con l’integrazione di obiettivi legati all’ambiente, sociali e di governance nel piano strategico di Gruppo.

La sfida di oggi è integrare i criteri Esg nei modelli di business” – ha dichiarato Alberto Nagel aprendo l’evento “Beyond Esg & Sustainability – A new strategic direction” promosso dalla banca a fine novembre dedicato all’approfondimento dei fattori Esg come driver delle strategie corporate e del mercato dei capitali.

Nel piano strategico di gruppo al 2023 – ha aggiunto poi Alberto Nagel – abbiamo condiviso diversi obiettivi di sostenibilità con l’intento di contribuire al raggiungimento di sei dei diciassette macroobiettivi di sviluppo della sostenibilità promossi dalle Nazioni Unite“.

Le tematiche Esg – ha proseguito Aberto Nagel durante l’evento ESG – non devono essere percepite come un obbligo, bensì come un’opportunità in grado di generare valore per tutti i nostri stakeholders. Abbiamo adottato a livello di gruppo una politica Esg molto rigorosa, con l’obiettivo di definire linee guida strutturate per l’integrazione dei criteri Esg nelle diverse attività del gruppo, dai finanziamenti, agli investimenti di fondi propri fino all’attività di consulenza ai clienti. Abbiamo il dovere sociale di sostenere la transizione verso un modello economico più sostenibile – ha concluso – Allo stesso tempo siamo consapevoli dell’importanza delle tematiche ESg per la performance di lungo periodo dei nostri clienti. Sostenendo il loro impegno nella gestione dei rischi Esg, investiamo al contempo nella resilienza del nostro portafoglio“.

 

Chi è Alberto Nagel, biografia

Alberto Nagel, attuale Amministratore Delegato di Mediobanca, è laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi nel 1990. Inizia il suo percorso professionale in Mediobanca subito dopo la laurea arrivando a ricoprire il ruolo di AD nel 2008.

Alberto Nagel ha seguito nel corso della propria carriera le privatizzazioni italiane di Enel, BNL, Finmeccanica, oltre ad alcune delle più grandi operazioni M&A italiane: l’OPA del Credito italiano sul Credito Romagnolo, di Olivetti su Telecom Italia e di Generali su INA.