Notizie Notizie Italia Al Cisco Expo va in scena l’Italia 2.0

Al Cisco Expo va in scena l’Italia 2.0

8 Marzo 2007 13:41

L’innovazione in epoca di globalizzazione è stato il tema portante della seconda giornata del Cisco Expo 2007 che si chiuderà oggi a Milano. Il business day della manifestazione promossa dal colosso statunitense delle apparecchiature di rete ha costituito occasione per ascoltare dalla viva voce di alcuni dei maggiori rappresentanti del management e dell’imprenditoria italiana le ricette per individuare nuovi percorsi in grado di favorire la produttività e il progresso tecnologico nel Paese.


Aperta da una presentazione del sindaco Letizia Moratti e dalle relazioni di Alfredo Ambrosetti, presidente del Club Ambrosetti, e di Stefano Venturi, a.d. di Cisco Systems Italia, la giornata ha avuto il suo fulcro in una tavola rotonda sul tema “Innovare per competere nel mercato globale”. Una sfida che secondo il presidente di Netsystem, Arturo Artom, necessiterebbe di spostare le “teste” delle aziende italiane di It nelle 50 miglia quadrate della Silicon Valley, “in modo – ha spiegato Artom – da entrare nel circolo virtuoso dei venture capitalist”. Meno originale un’altra ricetta proposta dallo stesso Artom, usare la moda e il fashion come cavallo di Troia per la tecnologia. Ferdinando Beccalli Falco, presidente di General Electric International ha invece messo l’accento sulle potenzialità dell’italianità: “Noi italiani ci dobbiamo focalizzare sulla tecnologia e sul talento”. Un’affermazione ha cui ha fatto eco nel suo discorso anche Andrea Pontremoli, presidente e a.d. di Ibm Italia: “Abbiamo investito sulla conoscenza, ora stiamo giocando sull’unicità del nostro Paese”. Non sono però mancate anche le voci discordanti sui pregi dell’italianità. “In Italia manca lo sviluppo di una cultura aziendale – ha spiegato l’a.d. di Nokia Italia, Alessandro Mondini – manca la cultura dell’errore” intesa come spinta a migliorare contrapposta all’immobilismo. “Non è un male fare un errore – ha spiegato – lo è non farne”.L’innovazione non sarebbe però appannaggio solo di alcuni settore produttivi, ma estendibile a tutti gli ambiti. Almeno questo è il pensiero dell’a.d. di Italtel, Mauro Righetti. “Io credo che in questo senso possiamo imparare dagli americani – ha detto il manager – maestri nel cercare di fare in modi diversi lo stesso business. Google ad esempio è una società pubblicitaria realizzata attraverso internet”.


All’incontro, moderato dal direttore del TG1, Gianni Riotta, hanno partecipato anche Guido Barilla (presidente Barilla), Pierluigi Bernasconi (a.d. di Mediamarket) Massimo Castelli (direttore generale Domestic Fixed Services, Telecom Italia), Marco Roveda (Presidente di Lifegate)  Marina Salamon (amministratore unico di Altana) e Corrado Sciolla (a.d. di BT Italia).
La manifestazione, volta a illustrare le tecnologie e le idee di innovazione alle aziende e le potenzialitàd i sfruttamento della rete, proseguirà nel pomeriggio con un workshop interattivo sui new media e una sessione dedicata alle Networking Academy.