Notizie Notizie Italia Aim Italia: i pantaloni di Cover50 verso Piazza Affari, al via roadshow per quotazione

Aim Italia: i pantaloni di Cover50 verso Piazza Affari, al via roadshow per quotazione

22 Aprile 2015 13:23
Cover50, la società italiana che opera con il brand PT – Pantaloni Torino nel settore dei pantaloni “alto di gamma” con i marchi PT01, PT05, PT01 Woman Pants e PT Bermuda, si avvicina a grandi passi verso Piazza Affari. La società piemontese, controllata dalla famiglia Fassino, ha annunciato di avere avviato il roadshow per la quotazione sull’Aim Italia. Prima tappa Milano, dove stamattina è stata presentata l’azienda e i numeri dell’operazione, domani tocca a Torino, e venerdì 24 aprile avrà inizio il collocamento riservato di azioni (in parte di nuova emissione offerte in sottoscrizione dalla società e in parte offerte in vendita dall’azionista unico). Il collocamento riservato è rivolto solo a investitori qualificati italiani ed esteri, con esclusione di Stati Uniti, Australia, Canada e Giappone. 
 
Nel corso della presentazione dell’Ipo, che è avvenuta nello showroom milanese, il gruppo piemontese ha annunciato che il flottante previsto (inclusa l’eventuale greenshoe) sarà pari a circa il 27%-28% del capitale della società. Se l’iter procede senza intoppi l’avvio delle quotazioni sull’Aim Italia dovrebbe avvenire nella seconda metà di maggio. La raccolta complessiva dovrebbe, invece, aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, tra primario e secondario. 
I fondi raccolti nell’operazione verranno destinati a due progetti: investimenti nella sfera della comunicazione e della pubblicità, oltre a focalizzarsi sulla crescita internazionale, focalizzandosi soprattutto sugli Stati Uniti.
“In futuro i driver di crescita sono due – spiega Edoardo Fassino, a.d. del gruppo – Uno, è la conquista di nuovi mercati e il focus sarà fondamentalmente incentrato sugli Stati Uniti che fino ad ora sono stati tralasciati, non per trascuratezza, ma per i forti investimenti che necessitano. Stiamo già valutando delle strategie ad hoc per questo mercato e intendiamo investire nelle risorse umane, sicuramente nell’area commerciale”. E aggiunge: “l’altra leva fondamentale che vogliamo utilizzare per crescere è la comunicazione”. Un ambito nel quale fino a questo momento la società è stata quasi assente. 
 
Nei prossimi anni Cover50 non ha escluso un possibile “trasloco” dall’Aim Italia al mercato principale. “L’Aim rappresenta un punto di partenza, se ci saranno le possibilità possiamo valutare un eventuale passaggio  – spiega Fassino – ma è una decisione che dipenderà dai risultati “.  
A fianco di Cover50 opera BIM – Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni nel ruolo di nomad, global coordinator, sole bookrunner e specialist.
 
Cover50 ha archiviato il 2014 con un fatturato di quasi 24 milioni di euro, con un Ebitda margin del 29% e un margine a livello di utile netto pari al 18% circa. “Negli ultimi sei esercizi Cover50 ha registrato elevati tassi di crescita per tutti i principali indicatori economici – precisa la società piemontese – con un cagr dei ricavi 2009-2014 pari a circa il 18%”. Forte vocazione all’internazionalizzazione: realizza circa il 60% dei ricavi all’estero, mentre la restante parte è realizzata sul mercato domestico. Il Giappone è il primo mercato estero per fatturato.
 
Chi è Cover50?
Da piccola impresa di famiglia a sartoria del mondo.  E’ nel 1968 che Pierangelo Fassino, attuale presidente di Cover50, fonda Cover Manifattura per far crescere l’azienda di famiglia. I Fassino operavano già dal 1930 nel settore della vendita di tessuti. Negli anni ’70 la società compie una trasformazione fondamentale: da azienda attiva nella vendita di tessuti a vendita di prodotto finito, focalizzandosi sul prodotto “pantalone”. Negli anni 2000 nasce il progetto PT – Pantaloni Torino e il gruppo guarda al processo di internazionalizzazione. Fra il 2007 e il 2009, Cover50 sviluppa un nuovo marchio per il pantalone formale da uomo: nasce PT01. 
Il gruppo commercializza i propri prodotti in circa 40 Paesi, tra cui Italia, Giappone, Benelux, Germania, Stati Uniti, Francia, Austria, Spagna, Portogallo, Turchia, Russia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Cina e Australia.