Notizie Notizie Italia Ai nastri di partenza la 46a edizione del Salone internazionale del mobile

Ai nastri di partenza la 46a edizione del Salone internazionale del mobile

17 Aprile 2007 16:20

Anche quest’anno il Salone del Mobile si apre al pubblico e lo fa dal 18 al 23 aprile, nel nuovo quartiere Fiera Milano a Rho. La 46a edizione del Salone internazionale del mobile sarà affiancata da Euroluce, dal Salone internazionale del complemento d’arredo e dal SaloneSatellite, ma non mancherà poi una serie di eventi artistico-culturali che conferiranno ulteriore appeal alla manifestazione.


Il vero protagonista però resta sempre il settore dell’arredamento made in Italy, che, a livello di trend economico, prosegue il cammino sulla strada della ripresa. Dopo i risultati positivi riferiti al 2006, con i quali si è recuperata la contrazione dell’anno precedente, continua infatti a prevalere l’ottimismo nell’analisi congiunturale dei dati del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo, rilevati su un campione rappresentativo di aziende e commentati durante la presentazione dei Saloni 2007. Nel 2006 sono tornati al positivo tutti gli indicatori congiunturali della filiera legno-arredamento: i dati preconsuntivi mostrano un recupero del fatturato totale del 2,7%, che si è posizionato a quota 37,96 miliardi di euro, contro i 36,96 miliardi del 2005.


La spinta più consistente a questo recupero arriva dalla crescita delle esportazioni, che hanno raggiunto quota 12,5 miliardi di euro, con un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Le importazioni sono invece cresciute del 13,3%, attestandosi a 6,8 miliardi di euro. Significativo anche il dato del consumo interno, che ha messo a segno un tasso di crescita pari al 4%, toccando quota 32,3 miliardi, ben al di sopra delle previsioni.


“Il 2006 è stato un anno di crescita e di transizione – commenta Rosario Messina, presidente di Cosmit, la società che promuove e gestisce il Salone internazionale del mobile – dopo un 2005 particolarmente difficile. Abbiamo però toccato con mano il segno di un cambiamento strutturale perché il ciclo congiunturale è stato, rispetto al passato, più discontinuo e differenziato per imprese e comparti. A un buon andamento del primo semestre si è contrapposta la crescita a un tasso meno sostenuto della seconda metà dell’anno”. “A crescite consistenti in alcuni mercati – aggiunge Messina – si sono contrapposte le difficoltà negli Usa e in alcuni paesi europei; ad incrementi significativi  di alcuni comparti si sono contrapposti andamenti inferiori alle aspettative in comparti fortemente penalizzati dalla concorrenza a basso costo dei paesi asiatici”.