Notizie Notizie Italia Agevolazioni fiscali: Italia prima in Europa, valgono l’8% del Pil (313 miliardi)

Agevolazioni fiscali: Italia prima in Europa, valgono l’8% del Pil (313 miliardi)

25 Aprile 2016 08:57
Gli sconti fiscali in Italia risultano elevate e in costante crescita negli ultimi anni sia per entità che per numero. Una tendenza in netto contrasto con i molteplici progetti di revisione delle cosiddette “tax expenditure“. Intanto la Corte dei Conti propone la possibilità di spostare circa l’8% della base imponibile con Iva agevolata al 10% verso l’aliquota ordinaria al 22% con il risultato di maggiori introiti per 5 miliardi di euro per le casse dello Stato.
Sconti fiscali pari all’8%, in Germania valgono solo lo 0,8% 
Le eccezioni tributarie sono quasi 800 e valgono oltre 313 miliardi di euro, pari all’8% del Pil. Un record a livello europeo, mentre a livello globale sono seconde solo all’Australia (8,2%). Tra i maggiori paesi si segnalano grosse differenze con Stati Uniti d’America al 7,6%, la Gran Bretagna al 5,9%, la Spagna al 3,8%, la Francia al 2,2% e fanalino di coda la Germania  con sconti fiscali pari a solo lo 0,8%. 
Da un’analisi del Centro studi di Unimpresa emerge che le agevolazioni fiscali per imprese e famiglie sono cresciute sistematicamente negli ultimi 5 anni: nel 2011 si attestavano a 250 miliardi ed erano 720. Tra il 2011 e il 2016 si è registrata una variazione in positivo, in termini percentuali, dell’11% per quanto riguarda il numero delle voci che compongono la complessa mappa di sconti tributari, salita di oltre il 23% in termini di valore. Secondo l’analisi di Unimpresa, basata su dati del ministero dell’Economia, le agevolazioni fiscali in vigore nel 2016 sono 799 e valgono 313,1 miliardi. 
“Si parla da anni di interventi di razionalizzazione delle tax expenditure. Riteniamo giusto mettere mano al sistema delle agevolazioni ma solo se la riforma è finalizzata a semplificare il quadro normativo e applicativo. Pertanto, serve attenzione: non bisogna penalizzare pmi e famiglie con redditi bassi” osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
Ritocco dell’Iva agevolata, consumatori bocciano proposta della Corte dei Conti 
Tornando alla proposta della Corte dei Conti sul ritocco dell’IVA agevolata, subito contrarie le associazioni dei consumatori. 
“Con tale misura ancora una volta sarebbero solo i consumatori a pagare, attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio – denuncia il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Una idea assolutamente ingiusta quella di aumentare l’Iva su alcuni beni, considerando che negli ultimi anni i ritocchi dell’imposta sul valore aggiunto hanno arrecato danno alle famiglie, ridotto i consumi e diminuito il gettito erariale”. Il Codacons rimarca come gli ultimi due incrementi dell’aliquota base abbiano avuto importanti effetti negativi sui consumi delle famiglie e ritorni di gettito inferiori alle attese per lo Stato.  “Il gettito per le casse dello Stato è risultato tuttavia inferiore alle aspettative, perché i consumatori hanno reagito al rincaro dei prezzi riducendo la spesa. Per tale motivo ci opporremmo a qualsiasi intervento al rialzo sull’Iva, e bocciamo senza appello la proposta della Corte dei Conti”, conclude Rienzi.