Adesso soffia caldo il vento della trasparenza in Europa: su il sipario sugli stress test
Si alzi il sipario sugli stress test. Da Madrid a Parigi, passando per Berlino, in Europa cresce la voglia di vederci chiaro sui risultati dei test di resistenza che misurano la capacità degli istituti di credito di far fronte alla crisi. La decisione della Banca centrale della Spagna di pubblicare i risultati degli stress test effettuati sulle banche del Paese sta contagiando il Vecchio Continente.
Ieri il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernandez Ordonez, ha annunciato la prossima pubblicazione per dimostrare la soliditò del sistema finanziario del Paese, per ridare fiducia ai mercati dopo i dubbi sollevati da diversi organi di stampa in particolare tedeschi. E gli addetti ai lavori apprezzano. In molti sostengono che questa mossa spingerà altri Stati europei a fare lo stesso dal momento che gli investitori chiedono più chiarezza sui risultati legati ai bilanci delle banche.
“Sta aumentando la pressione e adesso i Paesi europei considerano necessario compiere un’azione simile a quella spagnola”, segnala a Bloomberg News Daniel Hupfer, money manager di M.M. Warburg. E in effetti basta guardare sulle pagine Financial Times Deutschland per averne la riprova: secondo l’edizione tedesca del blasonato quotidiano della City, il governo tedesco è intenzionato ad alzare il velo sui risultati degli stress test condotti sugli istituti del Paese e sta coordinando un’azione a livello europeo.
Citando fonti del governi, il quotidiano segnala che Berlino avrebbe inviato inequivocabili segnali agli altri Paesi dell’eurozona per chiedere il loro sostegno sul fronte trasparenza. Segnali che hanno colpito nel segno: sono stati recepiti dal presidente dei ministri finanziari della zona euro, Jean-Claude Juncker, che stamattina si è detto a favore di questa mossa.
Identico il parere del ministro dell’Economia francese, Christine Lagarde, che si è augurato che le banche europee procedano rapidamente alla pubblicazione dei risultati, almeno entro fine luglio. Come osserva anche Aneta Markowska di SocGen, i mercati si aspettano da tempo la pubblicazione di questi risultati perché porteranno una ventata di trasparenza. “Fino a quando Spagna e Germania non li renderanno noti, l’incertezza potrebbe aleggiare sulle Borse e in particolare avvolgere in una sorta di limbo il settore finanziario”, sostiene l’esperta. Ma all’ora della verità questa volta sembra mancare davvero poco.