Notizie USA Accordo storico tra Trump e Kim Jong-un, verso regime pace e denuclearizzazione

Accordo storico tra Trump e Kim Jong-un, verso regime pace e denuclearizzazione

12 Giugno 2018 09:55

Obiettivo: andare verso un regime di pace e una completa denuclearizzazione nella penisola coreana. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un non solo si sono incontrati a Singapore in quello che è stato un summit che passerà alla storia, ma hanno anche firmato un accordo, che Trump stesso ha definito “molto esauriente”. Sia Kim Jong-un che Trump hanno anticipato che l’accordo rappresenta un cambiamento cruciale per il mondo intero.

Nell’arco di pochi giorni, Trump è riuscito a far pace con il leader tra quelli mondiali più temuti al mondo, ma anche a mettere KO il G7 che si è svolto in Quebec, Canada, offendendo il premier canadese Justin Trudeau e annunciando via tweet l’intenzione di ritirare gli Usa dal comunicato finale della riunione.

Nel giro di poche ore, di fatto, Kim Jong-un è uscito dalla lista dei nemici dell’America First di Donald Trump, ‘sostituito dal premier Trudeau’

Trump è stato rimbrottato da più parti, e oggi una critica rivolta alle sue politiche commerciali improntate al protezionismo è arrivata da Christine Lagarde, direttore dell’Fmi:

“La nube più scura e più grande che incombe su di noi è il deterioramento della fiducia, scatenato dai tentativi di sfidare il modo in cui il commercio ha sempre funzionato, in cui le relazioni sono state gestitie e in cui le organizzazioni multilaterali hanno operato”. Lagarde ha commentato così la disfatta del G7.

Incontro con Kim, Trump parla di relazione formidabile

Oggi, martedì 12 giugno 2018, rappresenta senz’altro una pietra miliare nei rapporti tra Washington e Pyongyang, a prescindere da quelli che saranno i futuri sviluppi. Le parole con cui Trump ha definito l’incontro, che è avvenuto al Capella Hotel di Singapore, sono state trionfalistiche.

Il summit, ha detto il presidente americano, è andato “molto, molto bene”. Sono seguite dichiarazioni ancora più forti, che hanno parlato di “eccellente relazione” e di un futuro con Kim caratterizzato da una “relazione formidabile”.

I fotografi hanno immortalato quella che è stata considerata una storica stretta di mano: Trump e Kim sono apparsi sorridenti, come due vecchi amici. “Abbiamo vissuto una giornata fantastica, imparando molto l’uno dall’altro e sui nostri paesi”, ha detto il presidente Usa.

Dal canto suo Kim Jong-un ha preannunciato l’intesa che è stata messa poi nero su bianco: “Abbiamo superato tutte le speculazioni su questo summit…Credo che questo sia un buon preludio alla pace”. Il leader ha fatto anche una battuta: “Molte persone nel mondo penseranno che sia una forma di fantasy… film di fantascienza “.

L’accordo, che Trump ha definito “molto esauriente”, sigla l’impegno, da parte di entrambi i paesi, verso una completa denuclearizzazione. Obiettivo: il perseguimento di un regime di pace nella penisola coreana. Washington e Pyongiang si impegnano a lanciare nuove trattative e a cooperare per sviluppare relazioni bilaterali.

“Stiamo iniziando questo processo in modo molto, molto veloce”, ha detto Trump, rispondendo alla domanda sull’intenzione reale di Kim di rinunciare al nucleare.

Cnbc riporta che, dalla foto del documento che Trump ha firmato, emergono quattro punti cruciali su cui i leader hanno trovato una intesa:

  • Gli Stati Uniti e il DPRK (Corea del Nord, da “Democratic People’s Republic of Korea) si impegnano a costruire nuove relazioni, in linea con il desiderio di pace e prosperità dei cittadini di entrambi i paesi.
  • Gli Stati Uniti e il DPRK uniranno i loro sforzi per costruire un regime di pace duraturo e stabile nella penisola coreana.
  • Nel riaffermare la Dichiarazione di Panmunjom del 27 aprile del 2018, il DPRK si impegna a una completa denuclearizzazione della penisola coreana.
  • Stati Uniti e DPRK si impegnano a ripristinare i resti POW/MIA, incluso il rimpatrio di quelli che sono stati già identificati.

A tal proposito MIA è un acronimo che sta per “Missing in Action” e si riferisce ai combattenti e prigionieri di guerra, anche medici in campi di combattimento, che sono risultati dispersi in tempi di guerra o durante i cessate il fuoco. POW sta per “prisoner of war”, e si riferisce a persone, sia civili che combattenti, prigionieri di un paese nemico durante o immediatamente dopo un conflitto armato.

Si stima che tra i mesi di giugno e ottobre del 1950, 700 persone tra civili e militari Usa siano state catturate dai nordcoreani.

Negli Stati Uniti è stata creata un’agenzia ad hoc di Difesa POW-MIA, il cui scopo, tra gli altri, è quello di cercare informazioni sui dispersi e prigionieri di guerra americani di cui non si sa più nulla alla rispettive famiglie.

“Credo che la nostra intera relazione con la Corea del Nord e la penisola coreana inaugurerà una situazione molto diversa rispetto a quella del passato – ha detto Trump, nella cerimonia in cui i due leader hanno apposto la loro firma – Vogliamo fare entrambi qualcosa, e lo faremo. Tra di noi è nato un legame molto speciale”.

Dopo aver firmato il documento, Trump ha detto ai giornalisti che Kim si è rivelato un “negoziatore molto degno e molto intelligente”.