Notizie Notizie Italia A2A, tonica a Piazza Affari su nuovo piano industriale. Previsti investimenti per 2,1 mld e forte crescita Ebitda

A2A, tonica a Piazza Affari su nuovo piano industriale. Previsti investimenti per 2,1 mld e forte crescita Ebitda

10 Aprile 2015 07:19
A2A ha alzato il velo sul piano strategico 2015-2019, approvato ieri in tarda serata dal consiglio di amministrazione della multi-utility lombarda. Si tratta del primo business plan realizzato dalla nuova governance della società, guidata dal presidente Giovanni Valotti e dall’amministratore delegato Luca Valerio Camerano, entrambi nominati lo scorso giugno. Obiettivo rilanciare e ridisegnare A2A, avviando un percorso di riposizionamento strategico che consegnerà nel 2020 una multi-utility più moderna, leader nell’ambiente, nelle reti intelligenti e nei nuovi modelli dell’energia, più equilibrata e profittevole, in grado di cogliere le opportunità che si apriranno nella green economy e nelle Smart City. 
Un piano accolto con favore dal mercato: sin dai primi istanti di contrattazioni il titolo A2A si mette in evidenza a Piazza Affari nell’ultima seduta settimanale, mostrando dei guadagni superiori al 4 per cento. 
Ecco i punti chiave del  piano strategico 2015-2019
Un business plan che riparte con gli investimenti. La società prevede di realizzare 2,1 miliardi di investimenti nel periodo 2015-2019 (+40% rispetto al quinquennio precedente), con l’intento principale di rafforzare la leadership soprattutto nel settore ambiente, nel comparto della distribuzione del gas naturale, del teleriscaldamento e della green economy in generale. A2A ha inoltre annunciato l’avvio di una ristrutturazione e riduzione dell’esposizione termoelettrica: in particolare sono previsti la contrazione, in arco piano, della capacità termoelettrica del 40%, una forte riduzione dei costi operativi (circa 21 milioni di euro annui). 
 
Nel piano, svelato ufficialmente al mercato stamattina, è attesa una “significativa crescita dell’Ebitda“: il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a 1,35 miliardi di euro nel 2019 (+32%). E al tempo stesso la società prevede un’ulteriore riduzione del debito: l’indebitamento finanziario netto è visto a 2,5 miliardi al 2019, in riduzione di oltre 800 milioni rispetto al 2014.
 
Rilancio della politica dei dividendi. “La generazione di cassa sostiene l’aumento dei dividendi sino al raddoppio a fine piano”, afferma il gruppo energetico lombardo che conferma per gli anni 2015 e 2016 del dividendo 2014 pari a circa 3,6 centesimi di euro a sua volta incrementato del 10% sull’esercizio precedente. Una significativa crescita è prevista per gli anni successivi di piano in coerenza con lo sviluppo dei risultati industriali e con il contestuale rafforzamento degli indici di solvibilità finanziaria.
 
“Il piano vuole riposizionare gradualmente A2A in un quadrante strategico dove tornerà a crescere e con maggior profittabilità, il tutto contando sulle risorse proprie e mantenendo grande equilibrio economico-finanziario”, ha dichiarato l’a.d. Luca Valerio Camerano.
 
Conti 2014
Oltre al nuovo piano industriale, A2A ha annunciato ieri i risultati finanziari per il 2014. L’esercizio passato è stato archiviato con una perdita di 37 milioni di euro rispetto agli utili di 62 milioni nel 2013, che “riflette gli effetti derivanti dalla svalutazione di asset termoelettrici per 207 milioni di euro e dall’eliminazione della ‘Robin Hood Tax’ per 65 milioni di euro”.
In flessione il margine operativo lordo che si conferma al di sopra di un miliardo, ma che ha mostrato una contrazione del 9,6% a 1.024 milioni. All’assemblea dei soci verrà proposto un dividendo di 0,0363 euro ad azione, in crescita del 10% rispetto all’esercizio 2013, corrispondente a un monte dividendi di 112,7 milioni.