A Piazza Affari è il giorno di Intesa Sanpaolo, attese per Tltro tengono a bada lo spread
Piazza Affari tonica nella prima ora di contrattazioni. Dopo un avvio in lieve calo, l’indice Ftse Mib ha preso vigore e segna un progresso dello 0,64% a quota 19.730 punti. A fare da traino al balzo del listino milanese sono le banche con Unicredit in progresso del 2% dopo la debolezza della vigilia che aveva spinto il titolo dell’istituto di piazza Gae Aulenti sui minimi da inizio anno. Unicredit diffonderà i conti trimestrali il 7 febbraio. Rialzi nell’ordine del 2% anche per Banco BPM e UBI.
Entra nel vivo oggi la stagione delle trimestrali in Italia con la diffusione dei conti di tutte le big bancarie del Ftse Mib. In giornata sono in arrivo i numeri di FinecoBank e Intesa Sanpaolo, con quest’ultima che diffonderà i numeri trimestrali a metà giornata e subito dopo il ceo Carlo Messina si confronterà con gli analisti nella conference call in programma alle ore 15.00. L’utile netto 2018 di Intesa è visto poco sopra il miliardo nel quarto trimestre 2018 grazie alla plusvalenza da 400 mln dell’operazione Intrum sugli NPL.
In fondo all’indice giuda milanese si segnala Campari (-1,02%) complice il taglio di raccomandazione da parte di Bernstein a underperform.
Spread calmierato da attese nuovo Tltro
Sull’obbligazionario lo spread risulta in restringimento a quota 254 punti base e non paga le indiscrezioni circa l’imminente “drastico” taglio delle stime sull’Italia da parte della Commissione UE. Il rendimento del Btp decennale risulta del 2,73%.
“L’impressione è che qualunque fase di volatilità che duri più di qualche ora finisce per accentuare le attese di un varo di una nuova TLTRO da parte della Bce al meeting del 7 marzo. Su queste basi il rischio di un marcato allargamento dello spread dovrebbe essere ridotto, a meno di un serio ulteriore deterioramento dei dati”, argomenta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners.
Oggi sul fronte macro focus sugli indici Pmi servizi di Italia, Spagna, Francia, Germania e intera Eurozona, dopo quelli sul manifatturiero diffusi di settimana scorsa. In uscita anche le vendite al dettaglio nella zona euro. Nel pomeriggio dagli Usa in arrivo l’indice Ism manifatturiero degli Stati Uniti.