Notizie ETF 2014 da record per gli ETF, per il futuro una marcia in più dagli smart beta

2014 da record per gli ETF, per il futuro una marcia in più dagli smart beta

Pubblicato 15 Gennaio 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

ETFE’ appena andato in archivio l’ennesimo anno record per l’industria degli ETF. Nel corso dei 12 mesi del 2014 gli afflussi netti globali hanno toccato a cifra record di 338,3 miliardi di dollari (dati ETFGI), portando il totale del patrimonio gestito a 2,79 mila miliardi di dollari. A fare la parte del leone è sempre il mercato statunitense che ha oltrepassato i 2 mila miliardi di dollari di asset. Secondo ETFGI, società di consulenza londinese specializzata in ETF, la barriera dei 3.000 miliardi di dollari di masse gestite a livello globale sarà infranta già nella prima metà del nuovo anno. Gli afflussi record di nuovi capitali netti raccolti da ETF/ETP a livello globale nel 2014 “dimostrano che gli ETF sono diventati uno strumento privilegiato per molti tipi di investitori per attuare e regolare la loro asset al location”, rimarca Deborah Fuhr, managing partner di ETFGI. Il 2014 si è inoltre chiuso con il botto poiché dicembre è risultato il miglior mese di sempre con afflussi per 61,5 mld.

Verso raddoppio asset nel giro di 5 anni
Guardando oltre, gli esperti di BlackRock lo scorso mese hanno stimato che nell’arco di 5 anni il patrimonio globale investito in ETP più che raddoppierà raggiungendo quota 6.000 miliardi di dollari sostenuto dall’aumento degli utilizzatori. In particolare è previsto un maggiore utilizzo di ETF da parte degli investitori retail europei e un più capillare uso degli ETF obbligazionari da parte di banche e assicurazioni.

Possibili tendenze del 2015: dagli smart beta agli emergenti
L’ETP Landscape – Industry Highlights di BlackRock indica anche le possibili tendenze che caratterizzeranno il settore nel corso del 2015. I temi da monitorare maggiormente saranno smart beta, mercati emergenti e l’azionario giapponese, che continuano ad essere interessanti alla luce dei consistenti flussi raccolti nel 2014. “L’industria globale degli ETP continua a crescere a doppia cifra – evidenzia Ursula Marchioni, responsabile della ricerca ETP per l’area EMEA di iShares – grazie alla loro attrattività presso una sempre più allargata base di investitori. Gli ETP sono utilizzati da operatori del mercato dei capitali in cerca di elevata liquidità, da investitori in cerca di esposizioni precise e da un segmento in crescita del mercato che utilizza gli ETF come veicoli di investimenti “buy and hold” per l’allocazione strategica dei loro portafogli”.

Reddito fisso sempre più gettonato
A livello globale, gli ETP a reddito fisso hanno riportato il loro anno migliore con 84,5 miliardi di dollari di nuovi afflussi. “Le aspettative di bassa inflazione sui mercati sviluppati, un contesto di bassi e stabili tassi di interesse bassi negli Stati Uniti, le politiche espansive delle banche centrali in Europa e Giappone hanno contribuito ad un aumento dell’esposizioni su questa asset class”, evidenzia Ursula Marchioni.
”Molti fondi pensione e altri grandi gruppi di investitori istituzionali cercano di ridurre i costi dei loro portafogli – sottolinea Michael John Lytle, Chief Development Officer di Source – in particolare per quanto riguarda le commissioni di gestione dei fondi sottostanti, e gli ETF costituiscono una chiara opportunità in questo senso”.

2014 da record anche in Europa
Anno da record anche guardando al solo mercato europeo degli ETF con nuovi afflussi per 62 miliardi di dollari, anche se a fine anno il totale degli asset si è fermato a 460 mld, sotto i 477 mld toccati a fine agosto 2014 complici le difficoltà dell’equity europeo negli ultimi mesi del 2014. In totale sono 2.106 gli ETF/ETP quotati in Europa con un aumento dei nuovi ETF quotati nel 2014 controbilanciato dal parallelo aumento del numero dei delisting. “Il mercato europeo degli ETP sembra destinato a superare i 500 miliardi di dollari di attivi nel 2015 – rimarca Ted Hood, ceo di Source – poiché gli investitori continuano ad essere attirati dalla trasparenza, dai costi relativamente bassi e dalle vaste opportunità di investimento che questi strumenti offrono”. Secondo il ceo di Source, emittente pioniere degli ETF a gestione attiva in Europa, quest’anno gli ETF smart beta continueranno a trainare il mercato, ma anche gli ETF a gestione attiva assumeranno maggiore importanza “con molti gestori di grandi dimensioni pronti a fare ricorso a questi strumenti”. Secondo Hood nei prossimi dodici mesi gli ETF smart beta e a gestione attiva potrebbero triplicare le loro dimensioni.