Notizie Notizie Italia Il Lingotto decide la conversione delle azioni privilegiate e risparmio in ordinarie

Il Lingotto decide la conversione delle azioni privilegiate e risparmio in ordinarie

28 Ottobre 2011 06:51

Conversione delle azioni privilegiate e di risparmio in azioni ordinarie. E’ la decisione scaturita dai cda di ieri di Fiat spa e Fiat Industrial e che andrà al vaglio dei soci del Lingotto. Se approvata la proposta comporterà la conversione in azioni ordinarie di tutte le azioni privilegiate e di risparmio. La conversione, si legge nella nota diramata ieri sera dalle due società torinesi, ha lo scopo di ridurre la complessità della struttura del capitale e di semplificare la governance, tramite l’eliminazione di categorie di titoli che hanno registrato prezzi sostanzialmente inferiori a quelli delle azioni ordinarie e volumi di negoziazione molto limitati.


I prezzi di conversione
Il cda di Fiat spa ha proposto un rapporto di conversione pari a 0,850 azioni ordinarie per ciascuna azione privilegiata e pari a 0,875 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio. Le azioni privilegiate e le azioni di risparmio conserveranno tutti i diritti economici a valere sull’esercizio 2011.
Per Fiat Industrial il rapporto di conversione proposto è invece pari a 0,700 azioni ordinarie per ciascuna azione privilegiata e pari a 0,725 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio.
In entrambi i casi le azioni ordinarie emesse a seguito della conversione avranno godimento 1 gennaio 2012. Le proposte saranno sottoposte all’approvazione degli azionisti in occasione dell’assemblea (parte straordinaria) che verrà convocata nei consueti tempi per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011. Inoltre le proposte saranno sottoposte all’approvazione delle assemblee speciali degli azionisti di risparmio e privilegiati.


I conti trimestrali
Ieri le due società hanno tolto i veli dai conti relativi al terzo trimestre. Fiat spa ha registrato un utile netto di 112 milioni di euro (da 73 mln dell’analogo trimestre 2010) che salgono a 169 milioni al netto delle componenti atipiche (da 75 mln). I ricavi sono saliti a 17,6 miliardi di euro (+4% al netto di Chrysler) ed il trading profit ha totalizzato 851 milioni di euro (consenso 705 milioni). La società ha alzato la stima sul risultato di gestione 2011, atteso ora sopra quota 2,1 miliardi (da 2,1 miliardi). Confermata invece la view sui ricavi (58 miliardi di euro), sull’utile netto (1,7 miliardi) e sull’indebitamento netto (5-5,5 miliardi).
Fiat Industrial ha invece chiuso il terzo trimestre con un utile di 204 milioni di dollari, quasi raddoppiato rispetto ai 117 milioni del pari periodo 2010.