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Pop di Milano e di Lodi in controtendenza rispetto al mercato

Pubblicato 28 Ottobre 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:33
La Banca Popolare di Milano e la Popolare di Lodi non si fanno tentare dall'ottimismo che si respira oggi a piazza Affari. Il titolo dell'istituto milanese dall'animo popolare accusa un ribasso dell'1,46%, scambiando quota a 5,55 euro, ben lontana dai massimi intraday a quota 5,69 euro. L'azione della popolare guidata da Giampiero Fiorani segna un calo dello 0,64%, scambiando a quota 8,54 euro. Dalle sale operative fanno sapere che non ci sono notizie particolari che giustifichino i cali. Anche se le idee non mancano. "E' da qualche giorni di nuovo di attualità la riforma dello statuto delle banche popolari. Ma il mercato è pessimista: ritiene che non ci sia nulla di veramente concreto all'orizzonte. Il presidente della commissione finanze di Montecitorio, Giorgio La Malfa, ha deciso di riaprire il dossier sulle banche popolari. Il compito che si sono dati i membri della commissione è di contemperare la doppia esigenza di difendere un modello positivo di banca strettamente legato al territorio e la richiesta dell'Europa di rivederne la governance", spiegano gli operatori. "Lo scoglio rimane quello di sempre: il voto capitario". Secondo un altro trader gli investitori stanno invece vendendo le azioni degli istituti popolari per comprare azioni Banca Intesa e SanPaolo Imi.