Piazza Affari chiude in rosso, vendite diffuse sui bancari
La Borsa di Milano ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ribasso in scia ai deludenti dati cinesi di questa mattina. Le esportazioni di Pechino sono calate del 10,3% in luglio, mentre la bilancia commerciale è rimasta in attivo per 25,1 miliardi di dollari ma ben 10 miliardi sotto le attese degli analisti. Inoltre oltreoceano è risuonato ancora l'annuncio di Goldman Sachs, che ha fatto sapere di aver ridotto del 92% la sua esposizione verso il debito italiano nel secondo trimestre. A fine giugno l'esposizione del colosso Usa ai bond del governo italiano era pari a 191 milioni di dollari rispetto ai 2,51 miliardi di fine marzo. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione dello 0,72% a quota 14.548,64 punti.
Le vendite si sono concentrate soprattutto sul comparto bancario, che ha risentito della risalita dello spread in area 450 punti base: Banco Popolare ha ceduto il 2,45% a 0,995euro, Bper il 2,80%, Intesa SanPaolo il 2,5%, Unicredit il 2,09%.
Le vendite si sono concentrate soprattutto sul comparto bancario, che ha risentito della risalita dello spread in area 450 punti base: Banco Popolare ha ceduto il 2,45% a 0,995euro, Bper il 2,80%, Intesa SanPaolo il 2,5%, Unicredit il 2,09%.