Notizie Notizie Italia Mercato energetico europeo, è ufficiale l’accordo tra Enel e Edf

Mercato energetico europeo, è ufficiale l’accordo tra Enel e Edf

30 Novembre 2007 14:20

Parte ufficialmente la “pax energetica” tra Italia e Francia. Come anticipato ieri dagli organi di stampa, è stato oggi siglato l’accordo tra Enel ed Electricité de France (Edf) in occasione del vertice bilaterale italo-francese – alla presenza del premier Romano Prodi e del presidente francese Nicolas Sarkozy – in programma a Nizza.


In base agli accordi, l’intesa dà accesso al principale gruppo energetico italiano – si legge in una nota diramata dalla società – al primo impianto nucleare di nuova generazione Epr (European presurizzed water reactor), con un’opzione per i successivi cinque, e a nuova capacità produttiva mid-merit da centrali a ciclo combinato alimentate a gas in Francia. Non solo, ma offre a Edf la possibilità di partecipare a progetti e ritirare energia prodotta da nuove centrali Enel con simili caratteristiche nel Vecchio continente e nell’area del Mediterraneo.


Rispettando il “memorandum of understanding” firmato dalle parti nel maggio del 2005, l’accordo prevede la partecipazione di Enel – per una quota del 12,5% – alla realizzazione e all’utilizzo del progetto Epr di Flamanville in Normandia (la cui operatività è prevista per il 2012 per un investimento complessivo stimato in 3,6 miliardi di euro) e l’opzione per Enel di partecipare nella stessa misura nei successivi cinque progetti Epr previsti in Francia.
Un bel colpo per la società guidata da Fulvio Conti che grazie a tale partecipazione potrà acquisire il know how e il diritto di uso della tecnologia Epr, attraverso il coinvolgimento dei tecnici del Gruppo italiano sia nella fase di progettazione e costruzione degli impianti che nella successiva fase di esercizio degli impianti stessi.


Un accordo che non entusiasma la Borsa. In questo momento Enel viaggia poco sotto la parità a Piazza Affari (-0,06% a 8,16 euro), mentre sul parterre parigino il titolo Edf fa peggio, perdendo il 2,61% a 83,46 (la chiusura di ieri era stata a 85,70 euro).