Analisi operative UniCredit scatta dopo i conti su nuovi massimi da settembre 2011

UniCredit scatta dopo i conti su nuovi massimi da settembre 2011

7 Maggio 2024 16:54

La stagione delle trimestrali è entrata nel vivo anche a Piazza Affari, con il comparto bancario che oggi regna incontrastato. Questa mattina, prima dell’avvio, sono arrivati i risultati del primo trimestre di UniCredit, con il titolo che sale del 3% circa a 35,8 euro, tra i migliori dell’indice Ftse Mib e sui top da settembre 2011.

La trimestrale in sintesi

Arrivano ancora indicazioni positive dai conti delle banche italiane. Dopo Intesa Sanpaolo, anche UniCredit annuncia una trimestrale in crescita e migliore delle attese del mercato ed è stata rivista al rialzo anche la guidance 2024.

Nel dettaglio, il primo trimestre del 2024 si è chiuso con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro, mostrando una crescita di circa il 24% rispetto al primo trimestre del 2023. Nei primi tre mesi dell’anno sono balzati anche i ricavi netti che sono ammontati a 6,3 miliardi, “in crescita del 7% su base annua, con NII pari a 3,6 miliardi e commissioni pari a 2,1 miliardi, in crescita grazie ad un solido slancio commerciale, sostenuto dall’attenzione verso la clientela e alimentato dalle fabbriche prodotto”. Numeri migliori delle attese: il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg aveva indicato un utile netto di 2,12 miliardi per il primo trimestre, ricavi visti a 5,97 miliardi e NII a 3,51 miliardi.

Per la banca guidata da Orcel si tratta di “una straordinaria performance, sostenuta da una robusta dinamica delle commissioni in tutte le categorie, contrassegna il tredicesimo trimestre consecutivo di una crescita redditizia e di qualità”. E sottolinea in una nota che “il focus strategico del Gruppo, diretto al rafforzamento delle operazioni incentrate sul cliente, ai costi e all’efficienza del capitale, ha portato ancora una volta a risultati eccellenti, posizionando UniCredit in modo ottimale per un successo e una crescita continui”.

UniCredit ha inoltre rimesso mano alle stime per il 2024, migliorandole. La guidance finanziaria per l’utile netto del 2024 è migliorata ad oltre 8,5 miliardi, con invariato RoTE di circa il 16,5% e una generazione organica di capitale superiore ai 300 punti base.

Il punto tecnico su UniCredit

Dal punto di vista grafico, il titolo UniCredit presenta un andamento rialzista nel medio e breve periodo. La tendenza ascendente ha accelerato ulteriormente a metà dicembre dello scorso anno e ha portato la banca italiana ha toccato un picco a 35,8 euro il 4 aprile. Da qui il titolo si è mosso in un laterale rimanendo bloccato nel trading range tra il supporto a 33,6 euro e la resistenza a 35,6 euro. Il breakout di tale canale laterale è avvenuto proprio oggi quando UniCredit ha aperto in gap up e poi toccando in intraday un massimo a 36,09 euro, un livello di prezzo che non si vedeva da settembre 2011.

In tale scenario, il prossimo target al rialzo è la soglia psicologica dei 37 euro. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 35,6 euro e il ritorno dentro al canale potrebbe generare una piccola correzione verso 33,6 e 31,7 euro, dove nei pressi passa anche la trendline rialzista di breve periodo costruita sui minimi di dicembre 2023 e febbraio 2024 (linea azzurra).

Dal punto di vista algoritmico, il titolo si trova attualmente sopra le principali medie mobili: dista infatti il 35% dalla media mobile a 200 periodi (linea arancione) e il 6% da quella a 50 giorni (linea gialla).

Fonte: Bloomberg. Grafico del titolo UniCredit degli ultimi sei mesi su timeframe giornaliero

Ultimo prezzo: 35,8 euro.

Supporti: 33,6; 31,7 euro.

Resistenze: 37;38 euro.