Manovra, Tria invia risposta a ultimatum Ue: target 2019 deficit-Pil resta al 2,4%, ‘limite invalicabile’
Il governo M5S-Lega ha rispettato il termine di scadenza fissato a ieri, 13 novembre, per l'invio della risposta all'ultimatum Ue sulla manovra, che era stata bocciata, senza apportare alcuna modifica ai saldi e al Pil.
Così si legge nella lettera che è stata inviata alla Commissione europea dal ministro dell'economia Giovanni Tria:
"Il governo conferma l'impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile".
"Pur introducendo misure di sostegno innovative e un'attenuazione ai vincoli per il pensionamento, l'espansione fiscale decisa dal governo resta contenuta alla misura strettamente necessaria a contrastare il rallentamento del ciclo economico".
"Il governo ritiene che le ragioni" dell'impostazione della manovra "mantengano tutta la loro validità anche dopo aver attentamente valutato" le osservazioni dell'Unione europea.
Così si legge nella lettera che è stata inviata alla Commissione europea dal ministro dell'economia Giovanni Tria:
"Il governo conferma l'impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile".
"Pur introducendo misure di sostegno innovative e un'attenuazione ai vincoli per il pensionamento, l'espansione fiscale decisa dal governo resta contenuta alla misura strettamente necessaria a contrastare il rallentamento del ciclo economico".
"Il governo ritiene che le ragioni" dell'impostazione della manovra "mantengano tutta la loro validità anche dopo aver attentamente valutato" le osservazioni dell'Unione europea.